Il tecnico toscano conferma il modulo che gli ha garantito più affidabilità da quando è a Napoli.
Lo scorso anno Napoli-Lazio fu la partita delle dolci conferme. La prima vittoria in campionato, il secondo 5-0 in tre giorni dopo quello al Brugge, la sicurezza che la strada del 4-3-3 – e soprattutto dei relativi movimenti – fosse quella da percorrere. Quel Napoli era in crescita esponenziale, mentre ora Sarri sta affrontando il periodo più delicato da quando siede sulla panchina azzurra. Un momento in cui è stato finanche messo in discussione, dal presidente De Laurentiis, il 4-3-3 che ha caratterizzato il campionato scorso, concluso a quota 82 punti. Sarri, però, non si è scomposto. Va avanti per la sua strada, con le sue consapevolezze. Domani sera la sfida alla Lazio, allenata da Simone Inzaghi, chiamato quest’estate in extremis dopo l’addio lampo di Bielsa ma divenuto punto cardine dell’ottimo inizio di stagione dei biancocelesti.
Insomma, se Sarri cambierà qualcosa – e sicuramente accadrà -, sarà negli uomini. Con Albiol ancora fuori, probabilmente toccherà nuovamente a Chiriches al fianco di Koulibaly in difesa. Un cambio chiave, non tanto per una maggiore qualità del romeno rispetto a Maksimovic, quanto per la possibilità di lasciare Koulibaly libero da compiti di impostazione. La partita perfetta giocata allo Juventus Stadium dal franco-senegalese insegna. A centrocampo Zielinski dovrebbe concedere un turno di riposo ad Allan, ma tra i due cambia poco dal punto di vista tattico. I compiti sono gli stessi, l’attitudine del Napoli di voler condurre il gioco, soprattutto al San Paolo, immutata se non ancor più marcata.
Caratterizzerà l’andamento della partita invece l’atteggiamento della Lazio. Al di là dei freddi numeri – Inzaghi ha dimostrato di non disdegnare frequenti cambi di modulo -, sarà da vedere se l’allenatore emiliano manterrà la parola data in conferenza stampa, dove ha affermato: “La nostra volontà è quella di restare davanti al Napoli”, per farlo servirebbe almeno un pari. Inzaghi pare orientato a rinfoltire la zona nevralgica del campo schierando un centrocampo a cinque con il ritorno di Biglia in cabina di regia. Questa probabile decisione è dettata anche dal fatto che il Napoli si sia trovato in difficoltà contro le squadre schierate con la difesa a tre. Sarà interessante vedere la posizione dei due esterni “a tutto campo”, chiave importante della vittoria dei cugini giallorossi al San Paolo. L’uomo più pericoloso per la retroguardia azzurra sarà la punta, è il caso di dirlo, di diamante della formazione capitolina Ciro Immobile. L’attaccante di Torre Annunziata sta attraversando un momento magico, contraddistinto da sette gol nelle ultime cinque giornate di Serie A. Nonostante lo schieramento non eccessivamente rinunciatario, Inzaghi sa che prestare il fianco alla velocità dell’azione azzurra potrebbe essere letale e sarà importante per la sua squadra non scoprirsi eccessivamente.
Il Napoli dovrà essere abile a sbloccare la partita, un gol potrebbe portare un significativo vantaggio anche dal punto di vista tattico.