Napoli: La profezia di Geolier e i gesti che dicono più di tante(inutili) parole.
Empoli-Napoli raccontata per immagini:
Lobotka steso a terra alla fine della partita.
Frustrazione perché il Munaciello non ha mai mollato in questa nefasta stagione ed anche ad Empoli, dopo il caos iniziale, ha provato a mettere ordine nel caos della squadra.
Zielinski che riprende platealmente Ostigar dopo un errore.
Piotr per mesi era stato abulico in campo ma nelle ultime uscite,
pur non facendo niente di particolare da, almeno, la sensazione di tenerci.
Juan Jesus al fischio finale scappa via, verso gli spogliatoi per poi rientrare subito dopo.
Mazzocchi che è l’ultimo arrivato(in ordine di tempo) è lui a chiamare la squadra sotto sotto la curva.
Ci era andato solo il capitano e gli altri si tenevano a distanza.
Osimhen e Anguissa che, mentre i compagni avevano raggiunto il capitano sotto lo spicchio riservato ai tifosi del Napoli, non si avvicinano.
Rimangono distanti, salvo poi cambiare idea e unirsi agli altri.
Anime diverse, reazioni diverse, pensieri diversi.
Il guaio del Napoli che ha perso la sua arma più potente: La forza del gruppo.
Da “Tutti per uno, uno per tutti” nel bene e nel male
a “I p’ me, tu p’ te”
Quasi come se Geolier se lo sentisse come andava a finire quest’anno.