Il Napoli ha dominato tutta la partita, nonostante sia rimasta per prima in dieci uomini; purtroppo però la rimonta non è riuscita del tutto, ma rimane una grande prestazione.
Una partita che ha visto prendere diverse direzioni dati i continui episodi che ci sono stati; la costante è stata che il pallino del gioco è stato sempre in mano al Napoli ed una Juventus che ha giocato tutta la partita di rimessa, anche quando il Napoli si è trovato in 10 uomini per diverso tempo.
Le scelte di Allegri e Ancelotti
Ancelotti conferma quasi tutte le scelte delle probabili formazioni, l’unica differenza è Hysaj al posto di Ghoulam. Per Allegri invece il discorso è diverso, perché rinuncia a Dybala per favorire Bernardeschi; ma per il resto nessun cambio, con anzi le conferme degli altri dieci giocatori.
Primo tempo a due facce, con prevalenza del Napoli
Una partita che ha visto quasi saltare gli schemi tattici dopo appena 25 minuti di partita, dopo l’espulsione di Meret. Fino a quel momento comunque, nel primo tempo c’è stato solo il Napoli che ha fatto possesso palla e ha creato pericolosità sulle due fasce. In particolare Zielinski, Callejon e Hysaj sono stati quelli più pericolosi.
Come ci si aspettava la Juventus gioca di rimessa; approfitta degli errori commessi dai giocatori del Napoli per ripartire in contropiede. La partita prende una svolta con l’espulsione di Meret, che deriva da un errore gravissimo di Malcuit; Pjanic si prende l’incarico della punizione e batte una punizione perfetta, complice l’errore di Zielinski che non ha saltato.
Neanche con la superiorità numerica però cambia lo spartito, dato che subito dopo il Napoli ha l’occasione di pareggiare proprio con Zielinski ma il tiro finisce sul palo. La Juventus trova il raddoppio con Emre Can su calcio d’angolo, ma non crea pericoli veri alla difesa del Napoli su azione; anche dopo l’espulsione infatti il pallino del gioco rimane agli azzurri.
Il primo tempo si chiude con il Napoli che fa possesso palla ma che non riesce a capitalizzare, dato che con l’uscita di Milik manca il terminale offensivo principale; di conseguenza tutte le azioni d’attacco create non erano finalizzate e il possesso palla risultava sterile.
Secondo tempo di dominio totale del Napoli
Per il secondo tempo Ancelotti ha adoperato un cambio: fuori Malcuit e dentro Mertens. Un cambio che si è rivelato da subito decisivo per le sorti della partita; il Napoli comincia come ha finito il primo tempo, con il pallino del gioco in mano. Con la differenza che si è reso molto più pericoloso con il cambio nel modo di giocare.
Dopo circa 10 minuti, altro episodio che cambia di nuovo la partita: doppio giallo per Pjanic e Juventus in dieci uomini. Ristabilita la parità numerica. Da qui in poi dominio del Napoli su tutti i fronti; gli azzurri attaccano la squadra ospite in ogni modo. Per vie centrali con Zielinski, Fabian Ruiz, Mertens ed Insigne, ai lati con lo stesso Zielinski, Callejon e Hysaj.
Questo riesce a portare al gol il Napoli, con Insigne che mette un cross al bacio per Callejon che segna ancora una volta alla Juventus prendendo alle spalle Chiellini con il suo solito inserimento da dietro. Napoli che dopo aver accorciato spinge ancora di più, con gli ospiti che non riescono mai a venire fuori e gioca tutta dietro senza mai essere pericolosa davanti. Emblema di ciò è uno sconsolato Cristiano Ronaldo.
Il dominio del Napoli, che attacca ripetutamente su tutto il fronte, fa nascere l’azione che porta al rigore poi sbagliato da Insigne. Tutto nasce da un’azione sulla sinistra, dove nel mettere il pallone in mezzo Alex Sandro la prende con il braccio. Il resto del secondo tempo si gioca veramente poco per via delle molte interruzioni, e la partita in pratica si spegne sul palo preso da Insigne su rigore.
Spirito del Napoli vivo, Juventus ridimensionata
Una partita che ha messo in chiara luce lo spirito combattivo del Napoli, con mattatori Fabian Ruiz, Allan e Koulibaly; i tre nel secondo tempo hanno dominato in lungo ed in largo la partita. Per la Juventus invece una partita che la ridimensiona moltissimo sul piano del gioco e sulla tenuta in partita.
Una sconfitta che sta molto stretta agli azzurri dato che per come hanno giocato la vittoria non sarebbe stato nulla di clamoroso; quantomeno il pareggio, con le speranze che si sono infrante su quel palo. Quello che rimane comunque, a parte il risultato, è tutto da prendere e farne tesoro per le partite successive.
Fonte foto: SSC Napoli.