Il Napoli a Liverpool ha realizzato un grande successo sia in senso generale( ad Anfield non fa risultato quasi nessuno) sia in senso particolare per le prestazioni espresse negli ultimi tempi.
Doppiamente bravi i ragazzi in maglia azzurra e supportati, nell’ottima prestazione, anche da un arbitraggio giusto, imparziale, praticamente perfetto.
Avere la sensazione di essere diretti da un arbitro bravo da sicurezza, soprattutto ad una squadra che ne ha subite troppe in questo avvio di stagione.
Il pareggio e la prestazione sono un balsamo prezioso sulle ferite del Napoli che ora dovrà normalizzare la propria stagione anche in campionato e puntare al massimo obiettivo possibile in Champions.
Un dato estremamente positivo, oltre alla capacità di restare sempre concentrati, è stato anche l’impatto fisico che gli azzurri hanno avuto contro una squadra che è la massima espressione del calcio inglese.
Giocarsela alla pari contro i muscoli e il fiato del Liverpool smonta anche il pregiudizio di una scarsa condizione atletica. Perfetta la fase difensiva che tante pecche aveva mostrato fino ad oggi, con super Koulibaly e Manolas, poche le opportunità di sviluppare la manovra in fase di possesso ma questo era plausibile in una partita simile.
Ora per gli uomini di Ancelotti, il prossimo step ‘da campo’ sarà trovare un punto di equilibrio tra le due fasi. Questa difficoltà è stata spesso alla base di prestazioni non all’altezza. La soluzione del rompicapo è nella testa del mister e nei piedi dei calciatori.
Questione di uomini, accorgimenti tattici ma, forse, anche maggiore leggerezza e fiducia, oltre all’individuazione di un obiettivo concreto e gratificante.
Il resto sono faccende che non riguardano direttamente il terreno di gioco ma sono collegate alla testa dei calciatori e alle loro prestazioni.
Frammenti di un bel ritratto che si può ricomporre con il collante giusto. La ricetta? Buon senso, tenacia, rispetto, trasparenza, fame, condivisione e l’ingrediente più importante: La passione dei tifosi.