Con l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Napoli, ci sono stati grossi cambiamenti per la squadra azzurra, soprattutto dal punto di vista tattico.
Dopo aver iniziato la stagione con il 4-3-3 di Sarriana memoria, il tecnico azzurro ha dovuto trovare una nuova soluzione, per far fronte alla fragilità difensiva mostrata nelle prime uscite stagionali, in particolare nel tracollo di Genova contro la Sampdoria. Da lì nasce il nuovo 4-4-2, che ha reso il Napoli più solido ma anche più imprevedibile in fase offensiva (gli azzurri hanno infatti il miglior attacco, al pari della Juventus).
Ma Ancelotti, con la sua esperienza, ha saputo dare la sua impronta alla squadra anche a livello caratteriale: gli azzurri, infatti, sono riusciti ad avere la meglio in partite in cui le cose sembravano essersi messe male, in particolar modo a inizio stagione, quando i dettami del nuovo allenatore non erano stati ancora assimilati del tutto.
È il caso del match d’esordio contro la Lazio, quando i biancocelesti passarono in vantaggio con un gol di Immobile ma gli azzurri seppero trovare l’1-1 con Milik e, nella ripresa, vincere il match grazie a una perla di Insigne. Oppure della gara casalinga contro il Milan, in cui i rossoneri si portarono addirittura sul 2-0, prima che la doppietta di Zielinski e la rete di Mertens regalassero altri 3 punti al Napoli.
Altra rimonta, seppur solo parziale, al San Paolo contro la Roma, portatasi in vantaggio con El Shaarawy, e raggiunta in extremis con una zampata di Mertens. Ultima, in ordine cronologico, è la rimonta di Marassi contro il Genoa, con la rete di Fabiàn e l’autogol di Biraschi a rendere inutile il secondo centro stagionale del giovane Kouamè.
Queste gare fanno del Napoli la squadra ad aver ottenuto, finora, il maggior numero di punti in rimonta nel nostro campionato: gli azzurri sono, infatti, a quota 10, contro i 9 della Juventus, che pure ha vinto ben tre volte in rimonta (in un caso proprio contro i ragazzi di Ancelotti). Rimonte dovute anche alle scelte di Ancelotti a gara in corso: infatti, sia contro il Milan che contro la Roma, Mertens era entrato in campo nella ripresa, cosa avvenuta anche a Fabiàn nel pantano ligure. Sono già 7 i gol arrivati dalla panchina, sintomo di una squadra che si sente totalmente coinvolta nel progetto e nelle idee dell’allenatore, bravo a dare una chance a tutti gli elementi a sua disposizione.
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