Il passo falso di Pescara è stato analizzato in tutte le sue sfaccettature.
Quello che resta è la netta percezione di un’atmosfera cupa che appesantisce l’ambiente e attira energie negative.
Il calcio è chimica, empatia e sogni che si autoalimentano ma
Il Napoli e Napoli sembrano averlo dimenticato.
La fuga di Higuain, oltre che un affare economico poteva essere una grande opportunità emotiva, per compattare squadra, società e ambiente, invece è diventato il seme della discordia.
Polemiche, ritorsioni, ‘considerazioni’, divieti, minacce, bocche cucite, liste di proscrizione, malumori e sguardi torvi.
Un’aria greve appesantisce le gambe e confonde le idee, i risultati si vedono in campo.
Il Napoli è vice campione d’Italia ma ha le la faccia inacidita e la lingua tagliente di una vecchia zitella.
Stupisce che proprio il Presidente De Laurentiis, uomo notoriamente scaramantico, non si sia accorto di questa ‘bad atmosphere’ che sta spegnendo il sorriso di una squadra e l’entusiasmo di un popolo.
Non serve comprare corni o amuleti, basta sorridere di più e ,soprattutto, comunicare meglio.
Le buone relazioni sono alla base di ogni successo, specialmente quando non sei il più forte.
È arrivato il momento di cambiare rotta, lasciarsi alle spalle i nuvoloni neri e veleggiare cercando la corrente giusta e il vento amico.
La stagione è appena incominciata e l’azzurro un po’ sbiadito può tornare a brillare. Volere è potere.