In attesa del ritorno in campo del Napoli analizziamo come Gennaro Gattuso ha gestito alcuni dei suoi centrocampisti: Allan ed Eljif Elmas.
Quinto capitolo del nostro percorso che segue le tracce del Napoli di Gennaro Gattuso, fino all’interruzione del campionato di Serie A per l’epidemia di Covid-19. Dopo aver analizzato il reparto difensivo, si passa al centrocampo, prendendo in esame il brasiliano Allan ed il macedone Eljif Elmas. Da un lato, uno dei senatori del gruppo, arrivato a Napoli, ormai, cinque anni fa, imponendosi come una pedina fondamentale. Dall’altro, uno dei volti nuovi della campagna acquisti della scorsa estate. Un giovane di belle speranze che ha già fatto intravedere qualcosa di interessante.
ALLAN – Il brasiliano sembra essere arrivato al capolinea della sua avventura in azzurro. Durante questa stagione, infatti, l’ex Udinese non si è praticamente mai espresso ai livelli a cui eravamo stati abituati, dando anche alcuni segnali di insofferenza. Non si è, dunque, interrotta la parabola discendente iniziata più di un anno fa, dopo il mancato trasferimento, a suon di milioni, al Paris Saint Germain. Allan è stato, ugualmente, un titolare inamovibile sotto la gestione Ancelotti, saltando solo 7 partite (6 in campionato, 1 in Champions), di cui 5 per infortunio ed una a causa di un’influenza.
Con l’arrivo di Gattuso, il centrocampista ha trovato il suo primo gol in campionato, nella vittoriosa trasferta di Reggio Emilia, la prima sotto la guida del tecnico calabrese. Gli arrivi, a gennaio, di Demme e Lobotka, però, hanno dato maggiori alternative a Ringhio. Ha concesso ad Allan meno spazio rispetto al suo predecessore. Dopo la gara con la Fiorentina, in cui reagì male in seguito alla sostituzione, Allan ha saltato, per infortunio, la sfida di Coppa Italia contro la Lazio. Poi quella, in campionato, con la Juventus. Quindi ad assistere dalla panchina alle gare con Sampdoria e Lecce, ed essere, successivamente, escluso dalla lista dei convocati in occasione della trasferta di Cagliari. Gattuso ha scelto di punirlo per lo scarso impegno mostrato in allenamento. In seguito, ha raccolto solo 14′ totali nelle sfide con Brescia e Torino, le ultime due prima della pausa. In totale 24 presenze (16 in Serie A, 2 in Coppa Italia e 6 in Champions League, con 1 gol, 1 assist e 4 ammonizioni.
ELMAS – Il macedone, classe 1999, è stato uno dei rinforzi della sessione estiva di calciomercato. Arrivato per rinforzare un reparto che aveva visto gli addii di Hamsik, Diawara e Rog. Ha lasciato intravedere parte del suo talento già dalle sua prime apparizioni. Come ad esempio in occasione di una serpentina in area di rigore nella gara casalinga contro il Brescia, a settembre. Oltre ad una buona tecnica, è molto dotato anche atleticamente, cosa che gli ha permesso di essere impiegato, con buoni risultati, anche da ala sinistra nel tridente (ad esempio nella semifinale di andata contro l’Inter). Così come Allan, anche Elmas ha trovato il suo primo, e finora unico, gol sotto la guida di Gattuso ed anch’egli in trasferta. Era il 3 febbraio, e il Napoli si imponeva per 4-2 a Marassi contro la Sampdoria. Deve migliorare molto sotto l’aspetto disciplinare, dal momento che, nonostante i non troppi minuti giocati, ha collezionato (si fa per dire) ben 6 ammonizioni. In totale, l’ex Fenerbahce è sceso in campo per 23 volte (16 in campionato, 4 in Champions League e 3 in Coppa Italia), di cui 11 da titolare, per un totale di 1009 minuti giocati.