In attesa del ritorno in campo del Napoli analizziamo come Gennaro Gattuso ha gestito le sue punte: Dries Mertens, Arek Milik e Fernando Llorente.
Nono capitolo del nostro percorso che segue le tracce del Napoli di Gennaro Gattuso fino all’interruzione del Campionato a causa dell’emergenza Coronavirus. Dopo aver analizzato difesa e centrocampo, si passa al reparto offensivo e nello specifico alle tre punte azzurre: Mertens, Milik e Llorente.
Mertens – Il miglior marcatore della storia del Napoli insieme ad Hamsik. Eravamo rimasti qui, al suo gol spettacolare segnato nell’andata degli ottavi Champions con il Barcellona, arrivato giusto in tempo prima della sospensione della stagione. L’obiettivo alla ripresa? Chiaramente quello di staccare il centrocampista slovacco e cercare il 122 gol, quello del definitivo sorpasso. Non ha risentito del cambio d’allenatore dato che il suo rendimento è sempre stato lo stesso sia con Ancelotti che con Gattuso. Segna con una certa regolarità (3 gol in 7 partite) e all’occorrenza si trasforma anche in assistman, come ha fatto nell’ultima sfida giocata dal Napoli col Torino dove ha messo Di Lorenzo davanti alla porta libero di poter fare il 2-0. Resta il solito e decisivo Ciro Mertens.
Milik – Come Mertens anche lui ha già segnato 12 gol in stagione di cui 4 segnati sotto la gestione Gattuso. A differenza del belga, l’attaccante polacco concentra i sui gol in determinate partite e lo dimostrano la tripletta in Champions con il Genk (la sua prima in carriera in questa competizione) e la doppietta in campionato col Verona. Non segna da quattro partite consecutive: la sua ultima rete risale al 9 febbraio quando il Napoli perse 3-2 al San Paolo con il Lecce. Il suo obiettivo è sicuramente quello di tornare al gol e di dimostrare a Gattuso di poter essere la vera punta del Napoli fino al termine della stagione. Il tecnico azzurro, infatti, fino ad ora ha alternato sia lui che Mertens preferendo l’uno rispetto all’altro in base alla partita o ad una determinata fase di gioco.
Llorente – Dopo un inizio promettente segnato dal gol del 2-0 sul Liverpool e dalla doppietta di Lecce, il rendimento dell’attaccante spagnolo è calato insieme al suo minutaggio. Infatti mentre Ancelotti gli concedeva importanti spezzoni di partita, con Gattuso ha collezionato solo 131 minuti in 7 partite. Nel complesso in questa stagione ha collezionato 17 presenze ed ha segnato 4 gol.