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Napoli: La delusione dell’aspettativa

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La delusione dell’ aspettativa è una delle principali cause di conflitto nella relazione tra esseri umani. Purtroppo, è diventata una costante in quella tra il Napoli e i suoi tifosi. Aspettativa e delusione.

Prima Aspettativa:
Caricata dalle parole di Spalletti versione Russel Crowe, nel gladiatore.
Monta nel cuore dei tifosi, che non aspettano altro, perché l’emozione è l’essenza stessa del calcio.
Era fantastica l’atmosfera fuori e dentro lo stadio all’inizio della partita.
L’aspettativa sale, come una marea per poi infrangersi rovinosamente sul prato del Maradona.
La delusione:
Il Napoli gioca 15/20 minuti poi si spegne, arretra, smette di giocare, scompaiono gli esterni e non si passa per vie centrali, dove pure ci sarebbero stati grandi spazi che si doveva solo attraversare.
Il Milan trova il gol su palla persa dal Napoli e, nonostante manchi un’infinità di tempo, gli azzurri non reagiscono.
Finisce il tempo: Partita e primato persi.
La delusione dell’ aspettativa.

Seconda Aspettativa.
Ci fate o ci siete?
Erano tornati insieme, la famigerata coppia Orsato&Valeri.
C’era preoccupazione, perché erano la stessa coppia della famigerata partita( giocata nel 2018) tra Inter e Juventus.
Quella dello scandalo in campo e fuori, con gli audio spariti e mai ritrovati, che condizionò l’esito di un campionato a sfavore del Napoli.
Il timore che potesse accadere qualcosa di spiacevole era diffuso e sulla bocca di tutti.
Piovevano rassicurazioni e per confortarsi si pensava: Stavolta saranno attenti, non può succedere di nuovo.
L’aspettativa.
Invece accade e al Napoli manca un rigore chiarissimo per il fallo subito da Osimhen.
Orsato non poteva vederlo, era coperto, a Valeri spettava il compito di richiamarne l’attenzione.
La delusione.
Tutto ciò provoca un senso di profonda frustrazione, per evitarla non essere vittima, bisognerebbe avere un atteggiamento scettico.
Non pessimista ma scettico: Non ci credo se non lo vedo.
Difficilmente appliclabile, ad una realtà dominata dalla passione e dal sentimento.
Non ci sono molte strade da percorrere, bisogna fidarsi che si trovi una soluzione ai problemi contingenti e mantenere la calma.
Il Napoli, non avrebbe conquistato lo scudetto se avesse battuto il Milan e non lo ha perso, dopo la sconfitta.
Mancano troppe partite e troppi punti per arrendersi ma c’è bisogno che la squadra ritrovi uno sviluppo di manovra adeguato alle proprie caratteristiche e uomini giusti per interpretarlo.
Le innumerevoli discussioni, sulla paura di vincere che bloccherebbe questa squadra sono interessanti argomenti di conversazione ma il calcio è anche maledettamente concreto e necessita di soluzioni materiali.
Tocca all’allenatore trovarne ed ai calciatori metterle in pratica.
Sul campo, con i piedi e la testa

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