Editoriale

Napoli, dall’Ultimo Samurai Spalleti a Le Roi Garcia

Lunedì 19 giugno, alle ore 18:00, inizierà ufficialmente la prima di stagione di Rudi Garcia alla guida del Napoli.

Saranno trascorsi 15 giorni dalla fine della stagione che ha decretato con un mese di anticipo, dopo aver lasciato tutti gli avversari a distanze siderali, la conquista dello scudetto.

Per qualcuno potrebbe essere il giorno del ‘Morto il re, viva il re’ e la location scelta per la presentazione si presta ad una narrazione regale. La Reggia di Capodimonte ha ospitato tre dinastie di sovrani e tra queste una francese, sarà un segno? Chissà, di sicuro una location sfavillante e impegnativa per l’erede di Spalletti, l’immortale, che, ai fasti e agli stress della corona, ha preferito la pace bucolica. È stato un re diverso Spalletti, circondato dai suoi fedelissimi, ha concesso poco alla mondanità, scegliendo di servire più che essere servito.

L’Ultimo Samurai, alla ricerca della perfezione. Ritirato, tra rosari e e reliquie di Maradona, in una vita ascetica, fatta di piccole cose e grandi obiettivi: vincere. Solo dopo il trionfo si è lasciato andare, immergendosi, tutto, nella fonte battesimale dell’amore eterno di una città che lo ha purificato da ogni scoria, amarezza, rimpianto e reso immortale.

Ora, tocca al nuovo coach che si presenterà nella casa dei re, un po’ spagnolo, molto francese, entusiasta dell’opportunità e pronto alla sfida. Due gli obiettivi immediati, conquistare i tifosi e uno spogliatoio di campioni. Mica roba da poco.

Bonne chance monsieur Garcia che l’azzurro ti illumini la via.

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