Una vittoria contro una squadra amatoriale e il Napoli diventa una candidata alla vittoria della Champions League, una sconfitta e scatta l’allarme sul pericolo retrocessione e il consiglio a Sarri di cambiare modulo.
Anche se estremizzato sembra questo il metodo di analizzare una sconfitta del Napoli, rendendo sempre attuale il modo di dire “gettare via il bambino con l’acqua sporca”.
Eppure il Napoli non perdeva una partita dallo scorso 7 marzo quando al San Paolo il Real Madrid, campione d’Europa, ha eliminato il Napoli agli ottavi di finale di Champions bissando il 3-1 dell’andata.
Da quel 7 marzo e prima della trasferta in Ucraina con lo Shakhtar Donetsk, il Napoli ha giocato 17 partite conquistando 15 vittorie (7 in casa e 8 in trasferta) e 2 pareggi (1 in casa e 1 in trasferta), segnando 48 gol e subendone 13.
Una sconfitta ogni 18 partite ci può anche stare, soprattutto per un club come il Napoli che cosi tanti risultati utili consecutivi poche volte li ha fatti registrare nella sua storia.
La sconfitta in Ucraina ha lasciato l’amaro in bocca soprattutto per la prestazione non convincente, che ha lanciato un’altra moda: il Napoli non gioca più da Napoli.
Forse sarebbe più corretto dire che il Napoli non gioca ancora da Napoli.
Non è da escludere che la prestazione con lo Shakhtar possa essere stata condizionata da una possibile stanchezza mentale per le due trasferte ravvicinate con relativi spostamenti Bologna-Napoli-Kharkiv.
Visto il risultato sicuramente giocare il posticipo serale con il Bologna ha dato i suoi frutti in ottica scudetto, ma quanto ha influito sulla prestazione in Champions? [LEGGI QUI]
Per fortuna sembra che il destino tifi Napoli. Domenica al San Paolo c’è il Benevento che, almeno sulla carta, sembra essere la squadra ideale per ripartire e magari per rivedere il Napoli tornare a giocare da Napoli.
Vincere con il Benevento per il Napoli è fondamentale, non tanto per cacciare le streghe… delle polemiche, ma per confermare il primo posto in classifica che il gioco del Napoli meriterebbe di occupare fino alla fine.
Forza Napoli !