Quando la passione del Napoli supera i confini continentali.
Abbiamo raccontato la passione e l’amore per il Napoli di tanti napoletani emigrati in paesi stranieri.
Questa volta invece abbiamo avuto il piacere di parlare con Juan Arciniegas del club Napoli Venezuela. La storia di Juan è molto particolare.
Infatti non è diventato tifoso del Napoli per tradizione familiare, ma lo è diventato quasi per caso.
Juan raccontaci come è successo.
“Non so esattamente qual è stato il momento in cui ho iniziato ad appassionarmi. Ricordo di aver visto un giorno in televisione, per caso nel 2009, una partita del Napoli. Improvvisamente mi resi conto che quella squadra, che non conoscevo, mi piaceva moltissimo”.
Cosa ha attirato la tua attenzione?
“La passione prima di tutto. Lottavano in campo con molta passione e con un amor che molte squadre non hanno. Poi in quel match un calciatore in particolare attirò la mia attenzione, l’argentino Lavezzi. Non sapevo nulla di lui e da dove venisse. Anche per questo suppongo che la mia passione per il Napoli è molto recente se paragonata a quella di un napoletano”.
Come mai hai continuato a seguire gli azzurri?
“Dopo quel match iniziai ad informarmi e come d’un tratto sapevo già che il Napoli sarebbe diventato per me qualcosa che avevo sempre desiderato. Noi in Sud America abbiamo il “dovere” di sostenere la squadra europea per cui tifiamo. Ed io scelsi il Napoli”.
Eppure ci sono squadre europee più facili per cui tifare…
“E’ vero, ma le ragioni che mi hanno spinto a scegliere il Napoli sono tante. Dallo spirito dei tifosi che si esprime attraverso la squadra, a ciò che rappresenta Napoli in Italia e nel mondo. Il concetto di rialzarsi e lottare senza curarsi delle difficoltà e dei rivali, come quando stavamo sparendo (riferimento al fallimento del 2004) e poi siamo risorti fino ad arrivare in Champions. Poi Napoli ha un tocco Sud Americano, sia la squadra con tanti giocatori nostrani che hanno indossato la maglia azzurra, sia la gente con la sua passione viscerale. Non sono mai stato a Napoli purtroppo ma credo che la forza della squadra sia data dalla passione della gente che vi ci abita”.
Quante persone condividono la tua stessa passione per il Napoli?
“Onestamente siamo pochi. La maggior parte delle persone che segue il football fa il tifo per il Barcellona e il Real Madrid come nel resto dell’America Latina. Mi sorprendo quando incontro altri tifosi del Napoli. Nel nostro paese juventini, milanisti e interisti sono in maggioranza sfortunatamente (ndr, ride). Sono consapevole che non siamo ancora una delle squadre preferite in Venezuela. Forse se un calciatore venezuelano arrivasse a Napoli, molte altre persone inizierebbero a tifare per gli azzurri”.
C’è un calciatore che preferisci tra quelli presenti in rosa?
“E’ molto difficile decidere, ma se proprio dovessi fare un nome allora direi Lorenzo Insigne. Mi piace moltissimo il suo gioco rapido, abile e senza timore. Adoro lo spirito con cui entra in campo”.
Un calciatore venezuelano che consiglieresti a Bigon?
“Io consiglierei Tomas Rincon che attualmente gioca nel Genoa e Salomon Rondon che è in forza allo Zenit. Avrei preso loro al posto di David Lopez e Michu senza mettere in dubbio le loro qualità”.
Ti aspettiamo a Napoli?
“Spero di venirci presto. Immagino che sia incredibile andare al San Paolo e vedere da vicino quello che sostieni da lontano. Vi ringrazio per l’interessamento per noi che siamo da questa parte del pianeta. Un saluto a voi di “panita” come diciamo in Venezuela”.
Articolo di Alessandro De Mattia
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