I portoghesi hanno vinto il campionato Europeo sovvertendo ogni pronostico.
Onore al Portogallo. Ha vinto gli Europei in Francia sovvertendo ogni pronostico battendo in finale i padroni di casa dopo i tempi supplementari. Una vittoria inattesa, soprattutto dopo le prestazioni di Ronaldo e compagni nel girone eliminatorio. Invece le critiche hanno reso granitico il gruppo intorno alla stella di CR7 e sono arrivati fino in fondo, fino a sollevare verso il cielo di Parigi il primo trionfo della storia della nazionale portoghese. Si osanna soprattutto Ronaldo per essere arrivato dove non ci era riuscito neanche il grande Eusebio, ma il merito è soprattutto dell’allenatore portoghese Fernando Santos. Lui è stato l’artefice della svolta vincente dei lusitani, nel momento in cui ha deciso di far accomodare in panchina il fortissimo centrocampista del Valencia Andre Gomes per dare spazio al giovane 19enne Renato Sanches neo acquisto del Bayern Monaco.
Il Portogallo in un colpo solo ha dato due lezioni importanti al mondo del calcio.
La prima è che nel calcio moderno per vincere può bastare aver un buon gruppo unito e che non sempre vincono i più forti come Germania, Francia, Spagna, i più presuntuosi come Italia e Croazia o i più ricchi come l’Inghilterra. La seconda lezione è legata proprio all’esclusione di Andre Gomes, ma anche dei totem calcistici portoghesi quali Moutinho e Carvalho. Il tecnico Fernando Santos ha lanciato un segnale importanti a tutti i calciatori: non basta essere bravi, famosi ed esperti se in campo non si mettono l’anima, l’umiltà e il desiderio di vincere che hanno profuso i calciatori meno ricchi e famosi quali Rui Patricio, Joao Mario, Guerreiro, Fonte, Danilo e Adrien Silva, tutti insieme hanno anche saputo assorbire l’infortunio psicologicamente devastante del fenomeno Ronaldo.
La vittoria del Portogallo, per come è maturata, dovrebbe far meditare tanti addetti ai lavori soprattutto quelli abituati a vedere negatività ovunque emettendo sentenze preventive di condanna.