Nella partita di ieri il Napoli ha giocato quasi una partita dalle due facce: primo tempo bello e convincente, il secondo di sofferenza.
Il Napoli ed Ancelotti ieri hanno ottenuto una vittoria che risolleva il morale e che unisce ancora di più la squadra. Dopo un bellissimo primo tempo, almeno fino alla mezz’ora, dove le occasioni si sono sprecate (e due gol fatti), nel secondo è prevalsa la sofferenza.
Un Brescia mai domo, infatti, ha giocato una buona partita nella seconda frazione di gara e dimostrando che le idee ci sono. Con un Balotelli che, se completamente ritrovato, potrebbe dire la sua di nuovo.
Mertens-Llorente dall’inizio per il Napoli
Ancelotti rispetto alla partita con il Cagliari ne cambia alcuni, partendo dal portiere. Ospina ha preso il posto di Meret, mentre in difesa è Mario Rui a cedere il posto a Ghoulam; al centro si rivede Fabian Ruiz insieme a Callejon, Allan e Zielinski.
In attacco la novità principale è la coppia molto ben assortita Mertens-Llorente. Andiamo nel dettaglio della partita disputata ieri.
La partita a due facce del Napoli
Napoli-Brescia di ieri ha visto gli azzurri giocare una partita a due facce, letteralmente. La prima frazione di gioco ha visto gli uomini di Ancelotti produrre gioco in quantità incredibile, supportati dal duo d’attacco Mertens-Llorente che si dividevano i compiti nel miglior modo possibile.
La seconda frazione invece, con alcune avvisaglie a fine primo tempo, ha visto il Brescia crescere e fare la partita. Ma andiamo con ordine.. Come anticipato, la coppia di attaccanti Mertens-Llorente ha fatto vedere come bene si può giocare con una boa lì davanti.
Llorente impegnava i difensori del Brescia e garantiva l’apporto necessario sui cross, con lui quasi sempre presente all’incontro con il pallone; Mertens si aggirava poco dietro di lui, sempre molto vicino, e all’occasione attaccava sempre il primo palo.
A tal proposito Callejon, Di Lorenzo e Ghoulam si sono dati molto da fare, cercando di mettere in mezzo quanti più cross possibili per lo spagnolo. Con Fabian Ruiz a gestire i tempi di gioco, Zielinski ha avuto il tempo di accentrarsi e cercare di inserirsi in area o trovare le giuste triangolazioni con gli attaccanti.
Questo schema ha portato il Napoli a creare una miriade di occasioni già solo nella prima mezz’ora, con il gol di Mertens ad aprire le danze. Il cooling break però, proprio intorno al 30′, ha dato le prime avvisaglie su quello che sarebbe stato il secondo tempo.
Il Brescia infatti comincia ad uscire fuori e a proporre i primi stralci di gioco, salvo poi prendere il secondo gol da calcio d’angolo dopo l’ennesima bella azione degli azzurri. La disposizione tattica adottata, nei primi 45′, ha dato i suoi frutti: solo negli ultimi 10′ il Brescia ha cominciato a vedere la palla, dato che prima è stato completamente schiacciato dagli azzurri, con recuperi veloci e tanto gioco ed azioni create.
Nel secondo tempo però si sovvertono le gerarchie: il Brescia scende in campo con il piglio deciso, volto a riprendere la partita, mentre il Napoli è come se non fosse proprio sceso in campo. Gli azzurri soffrono sin dai primi minuti il gioco e la caparbietà degli uomini di Corini e si fanno schiacciare nella propria metà campo.
Una superiorità dovuta, forse, che è quasi mancato l’apporto dell’attacco con un Llorente apparso provato dalla partita giocata fino a quel momento e dal caldo. A mettere ancora più in difficoltà ci sono l’affaticamento di Manolas e l’infortunio di Maksimovic, nel mezzo il gol di Balotelli.
Solo con l’ingresso di Eljif Elmas il Napoli riesce a respirare un po’ di più, ma mai quanto il necessario. Il Brescia infatti, dopo il gol del 2 a 1, ha cercato a più riprese di trovare il pareggio e gli azzurri si sono ritrovati con una difesa improvvisata che è riuscita a reggere l’urto.
A livello difensivo il Napoli ha retto arretrando di molto le linee ma nella fase di pressing non riusciva quasi mai a recuperare palloni. Solo poche volte ci sono riusciti ed in quelle poche volte hanno subito comunque il pressing bresciano.
Solo sul finire del secondo tempo, quando la stanchezza ha preso il sopravvento sugli uomini di Corini, il Napoli è riuscito a ripartire rischiando di fare anche il terzo gol.
Una vittoria che ha un sapore diverso
Questa vittoria, che arriva dopo la sconfitta di Cagliari, serve tantissimo anche al morale del gruppo. Proprio in vista della Champion’s League. Una vittoria arrivata dimostrando anche di saper soffrire, anche se il Napoli, a più riprese, ha rischiato di fare il terzo gol in ripartenza.
Nel primo tempo, in particolar modo, gli azzurri potevano chiudere la partita con più gol di scarto. Il Brescia comunque ha dimostrato che c’è e che lotterà duramente per salvarsi. Ora sotto con il Genk!