Cambiano gli allenatori, i sistemi e le filosofie di gioco ma permangono le solite difficoltà. Ancora una volta il Napoli prima esalta e poi deprime i propri tifosi. Nell’arco di pochi giorni questa squadra è capace di passare da una gara di cartello nella quale vince a mani basse, ad una prestazione ben al di sotto delle proprie reali potenzialità. Allora cos’è che non va negli azzurri contro squadre di gran lunga alla loro portata? Evidentemente difettano di una caratteristica che, come si dice in questi casi, “o ce l’hai, o non ce l’hai”: la personalità. Quella che non bada al nome della squadra avversaria o a quelli tutt’altro che blasonati dei suoi calciatori. Quella che ti fa scendere in campo con la spavalderia di chi obbiettivamente sa di essere più forte e allo stesso tempo l’umiltà di chi è disposto a caricarsi la squadra sulle spalle anche sui campi di provincia.