Editoriale

Napoli, aiutati che Dio ti aiuta Mertens lo ha capito

Ascolta. Piove…dalle nuvole sparse…piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su la favola bella che ieri t’illuse, che oggi m’illude..” (Gabriele D’Annunzio La pioggia nel pineto).

Piove sul Napoli e piove di tutto, tranne fortuna e coraggio che oggi servirebbero.

Gli azzurri l’avevano approcciata bene e giocata anche meglio per quasi un’ora ma hanno sbagliato troppi gol. Dopo l’ennesima occasione sprecata, l’Atalanta ha preso coraggio, ha alzato il ritmo, il Napoli si è ritirato preda di ansie e paure ed è stato raggiunto e superato.

Ha ragione Ancelotti, il calcio è fatto di episodi e se la sorte non la puoi cambiare devi almeno provare ad aiutala.

Il Napoli è, numeri alla mano, una squadra che; crea moltissimo e subisce poco ma non segna come dovrebbe e prende spesso gol.

Quindi la disposizione tattica della squadra è ineccepibile eppure i problemi restano, perché in campo poi ci vanno i calciatori che devono fare gol e non farne prendere.

Perché sbagliano? È impossibile dare una risposta secca i motivi sono tanti. Testa, c..lo e gambe quelli più gettonati. Ansia da prestazione, paura di sbagliare, sfortuna e magari anche una tipologia di calciatori che per caratteristiche cerca sempre la giocata di fino che è la più bella ma rischiosa.

Bisogna anche saper leggere tra le righe delle dichiarazioni di Ancelotti che ha dichiarato di avere le idee chiare sulla prossima stagione. Probabilmente ne avranno un’idea anche alcuni calciatori che potrebbero già aver capito di non far parte del progetto futuro.

Saranno tutte concause, ora bisogna trovare la via di fuga per uscire da l’empasse e finire bene la stagione, base su cui costruire il futuro.

In fondo Mertens ha indicato la via con il gol di gluteo. Prima di sbattere lì, il pallone era stato calciato di tacco da Dries che ha avuto la voglia di crederci.

Come si dice “Aiutati che Dio ti aiuta”.

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