Josè Mourinho ha rilasciato una lunga intervista a Goal, nel corso della quale ha parlato anche del ritorno di Pogba e degli obiettivi del suo Manchester:
“E’ stato difficile riuscire a convincerlo. Ho avuto molte conversazioni telefoniche con lui, ci sono stati moltissimi SMS. Io credo che lui avesse contatti con il manager di un altro grande club al mattino e che nel pomeriggio ne avesse altri con me. Ho dovuto faticosamente provare a convincerlo che era meglio scegliere noi piuttosto che gli altri.
Ho una sensazione molto positiva. Roma non fu costruita in un giorno e probabilmente costruire una squadra di calcio è più complicato di quanto non lo fosse costruire Roma. Ho la sensazione che i ragazzi vogliano lavorare per me, hanno la mia stessa ambizione e lo stesso livello di impegno, la stessa che io passo passo ci metto sia a livello mentale che a livello tattico. Sono molto ottimista vedendo le risposte che mi stando dando. Quindi si, sono molto positivo.
Negli ultimi tre anni, il Manchester United ha fatto un paio di passi indietro, la cosa è ampiamente rappresentata dal fatto che adesso non siamo in Champions League. L’obiettivo è quello di dare alla squadra un certo stile di gioco, un modo di essere in competizione che deve creare empatia tra i tifosi ed i giocatori per quello che si sta facendo. Dobbiamo quindi ottenere risultati. Abbiamo avuto un buon inizio ma la maratona è appena iniziata ed è lunga. Di certo arriveranno anche risultati meno buoni, vedremo però cosa accadrà.
La Champions League non è Champions League senza il Manchester United ed il Manchester United non è Manchester United senza la Champions League. il nostro primo grande passo deve essere il ritorno in Champions League ma per riuscirci dobbiamo prima fare bene in Premier League. Per farcela dobbiamo recuperare la nostra autostima e credo che lo stiamo già facendo“.
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