Il prossimo acquisto azzurro è stato uno dei pupilli del tecnico portoghese.
Davide Santon è ormai ad un passo dal Napoli, talento inesploso dopo l’esordio a grandi livelli a soli 16 anni, il terzino deve praticamente tutto a Josè Mourinho.
Il tecnico portoghese lo lanciò nel grande calcio d’improvviso e a sorpresa nel 2009, lo ha letteralmente plasmato nell’Inter dei trionfi, fino a fargli conquistare la Nazionale Italiana “by-passando” l’Under 21. Le parole di stima all’epoca furono “pesanti” e degne di una vera e propria consacrazione:
“Santon è un fenomeno, dopo la prima partita ho capito subito che può giocare contro chiunque, anche contro i campioni d’Europa. Tra 10-15 anni diventerà uno Zanetti, un Facchetti, un Maldini con 2-300 partite, e io penserò con piacere di essere stato il primo ad avergli dato una chance”.
Poi è arrivato un periodo funesto per il calciatore, gli infortuni e l’addio all’Inter, poi la rinascita in Inghilterra al Newcastle. Josè Mourinho però non ha mai perso la stima per il suo “piccolo grande uomo”, e qualche tempo fa ha ribadito la sua stima:
“Santon? può dare ancora tanto. Quando mi trovo fra le mani un ragazzo che ha tutto per poter stare in prima squadra e diventare un top player, non mi sono mai tirato indietro. Purtroppo ha avuto due grossi, grossi infortuni ma a 17 anni tutti dicevano che sarebbe diventato per l’Inter ciò che Maldini è stato per il Milan. Il ragazzo ha iniziato a giocare con me a 17 anni. A 17 anni giocava contro il Manchester United nei sedicesimi di Champions League. Ritornerà a quei livelli“.
Allo staff tecnico e medico del Napoli, il compito di ritrovare il “bimbo d’oro” di qualche anno fa.
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