Massimo Moratti, ex presidente dell’Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al Var e alla gara dell’Inter contro la Juventus.
L’ex presidente si trovava all’Istituto nazionale dei tumori di Milano, queste le sue parole: “Per tanti interisti è stato un ritorno al passato, di colpo ti sei risentito coinvolto in pieno nella storia di una volta. Nel fatto di essere vittima di situazioni strane. Partite come quella di sabato ti fanno essere ancora più interista. È stato eroico mantenere la partita in quel modo fino all’85’ e quindi forse si poteva riuscire a farlo per altri 5′.
Var? Giustissima la sua introduzione, si è visto nelle sfide di Champions quanto manchi. Con tutto questo dietro il VAR c’è una persona e quindi anche quella può non vedere nella stessa maniera di qualcun altro. Ho vissuto con molta ansia Inter-Juve. Il fallo di Pjanic faceva parte di quella guerra che c’era in campo, mi sembrava che ogni momento fosse quello buono perché accadesse qualcosa di nuovo. Poi c’è stato un altro fallo su Cancelo. Ci sono molte cose che non quadrano.
Iuliano-Ronaldo? Non prenderei quello che è successo nel ’98 come termine di paragone rispetto a sabato scorso. Posso dire che ho visto di nuovo le immagino di allora e non capisco come Ceccarini abbia potuto dire che era fallo di Ronaldo.
Le cessioni a volte le fai perché devi farle. L’acquisto che avrei voluto è Cantona, come sanno tutti, e avremmo vinto subito. Un mio errore all’inizio è stato badare poco alla difesa, ho preso molte promesse ma serviva gente esperta. Quando abbiamo preso Samuel siamo andati a posto.
La delusione più profonda? Sicuramente quella sfida contro la Lazio il 5 maggio 2002.
Mourinho? Rapporto molto buono, sempre. Di tutti i tecnici è quello che ha chiesto meno, mai chiamato per chiedere un giocatore, cosa che era prassi per altri. Un gran senso del dovere e del suo ruolo. Se chiese Quaresma? Fu quello che lo ha messo in condizione di non chiedere.
La fuga al Real? Fece una cosa sbagliatissima. Prendere la macchina del Real e andare fu una stupidaggine, però con una cosa come il Triplete non posso che perdonarlo. E poi il giorno dopo era a casa mia. Ibrahimovic per Eto’o fu una operazione fatta molto bene.
Lippi? Eravamo usciti al preliminare di Champions, avevamo perso a Reggio Calabria, mancava la presa. Non credo di aver fatto una cosa ingiusta esonerandolo”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport