Montella aveva dato inizio alle scaramucce nel pre partita di Milan Napoli.
L’argomento? Il solito, fatturato e rose, non rosse, ma azzurre.
Sembrava finita lì ma una domanda, in conferenza stampa da, a Sarri la possibilità di replicare:
“Ho lavorato tanti anni nel modo dell’economia e della finanza ma non ho mai trovato un trattato scritto da Montella”
E aggiunge
“O Vincenzo scherzava o non capisce niente di economia o voleva dire che la sua società ha speso male i soldi in campagna acquisti.
Perché il Milan fattura 80 milioni più del Napoli”
Pausa
“Ma no, dai scherzavo! Montella è un amico, sicuramente scherzava anche lui ieri”
Rassicura Sarri, in versione showman.
La scena passa a Montella.
“Ha ragione Sarri, scherzavo”
Replica, con un sorriso a denti stretti e aggiunge
“Infatti stasera Zielinski, costato 20 milioni, è partito dalla panchina”
Un soffio gelido raffredda, per un attimo, la bollente sala stampa del Meazza.
Poi la conclusione
“Non voglio mettere pressioni a nessuno ma al Napoli sono tutti bravi, Presidente, allenatore e calciatori.
Possono giocarsela con chiunque”
Fine delle ostilità.
Per ora. Ma si accettano scommesse sulla realizzazione del sequel.
Montella e Sarri hanno dato vita ad un bel confronto dialettico, combattuto a colpi di fioretto.
Si sono concessi all’ironia, pur, senza trattenere l’affondo.
Spettacolo gradevole che rende ancora più gustosa una serata succulenta.
Quando le polemiche si fanno così “Ci può stare”
Come ha insegnato al mondo il maestro Rafa Benitez.