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Mondiali assegnati a Russia e Qatar grazie alle tangenti, lo dice il dipartimento della giustizia degli USA

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Il portale web della “Gazzetta dello Sport” rilancia la notizia di presunte tangenti pagate ad alcuni esponenti della FIFA per assegnare alla Russia i mondiali di calcio del 2018 e al Qatar quelli del 2022. 

La Gazzetta ricorda che nel 2015 la polizia svizzera, supportata dall’Fbi, fece irruzione nel lussuoso hotel di Zurigo, Baur au Lac, durante un congresso Fifa. In quell’occasione arrestati almeno 11 dirigenti dell’ente mondiale del calcio.

Il mandato di cattura era stato spiccato per almeno un’altra mezza dozzina di persone dal tribunale di Brooklyn.

Tribunale che da anni indagava sulla Fifa e sul suo presidente Joseph Blatter per reati di corruzione, riciclaggio e associazione a delinquere.

Blatter lasciò la poltrona del comando e dopo un lungo processo ci furono diverse condanne.

Il dipartimento di giustizia Usa ha stabilito che alcuni rappresentanti al soldo dei comitati organizzatori di Russia e Qatar avrebbero pagato delle tangenti a dirigenti Fifa in cambio del loro voto per ottenere i mondiali di Russia ‘18 e Qatar ‘22.

Incriminati sarebbero anche tre dirigenti che lavorano per network tv e aziende di marketing. Avrebbero usato cospicue mazzette per assicurarsi diritti televisivi e di marketing.

La Gazzetta riporta anche la replica delle autorità russe [LEGGI QUI].

Le autorità russe con il  portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov hanno reagito con fermezza alle accuse.

“La Russia ha ottenuto legalmente il diritto di organizzare la Coppa del mondo. Non c’è stata alcuna tangente. Lo neghiamo categoricamente. La Russia ha organizzato i migliori Mondiali di calcio della storia e ne siamo orgogliosi. Leggiamo gli articoli sui media, non capiamo di cosa si tratta”.

Fra i dirigenti Fifa di spicco nominati nel verbale di accusa ci sono l’argentino Julio Grondona morto nel 2014, il paraguayano Nicolas Leoz, scomparso l’anno passato e il brasiliano Ricardo Teixeira, rintanato in Brasile dove non esiste un trattato di estradizione con gli Stati Uniti.

Rafael Salguero del Guatemalea, che si è dichiarato colpevole, incassò un milione, sempre per favorire Putin. Fra i notabili di quell’operazione di polizia, sono stati condannati il presidente del Conmebol, Juan Ángel Napout e il presidente della federcalcio brasiliana José Maria Marin. Napout è attualmente in carcere in Florida, mentre Marin è stato rilasciato dalle autorità Usa la settimana scorsa.

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