Che sia un maestro di calcio lo dice chi lo conosce. Che sia un vincente lo dice il suo curriculum. Che sia un uomo di spessore non lo dice solo la sua pancia.
A sostenere con convinzione questa ultima tesi ci pensano la sua intelligenza, il suo parlare mai banale, la valenza dei concetti esternati, il fascino di chi lascia trapelare con disinvoltura e naturalezza la conoscenza del mondo, non solo quello del calcio. La risposta alle critiche per l’atteggiamento troppo offensivo della propria squadra? Benitez risponde così: “Il calcio per vendere bene deve essere più propositivo” – ” In Inghilterra gli stadi sono pieni tutte le domeniche, qui in Italia non più, perchè? – “Quindici anni fa il calcio italiano era il più importante del mondo. Adesso non è più a quei livelli. Perchè? La risposta non devo darla io, mi limito a fare il mio lavoro sul campo”. Ed ancora: “Fare un calcio d’attacco, bello da vedere, divertente, procurerà beneficio per tutti, per la squadra, per i tifosi, per la stampa e per le Tv”.
E così ti ritrovi a riflettere su ciò che è diventato il nostro campionato e su tutto quanto progetti come quello impiantato a Napoli possano tornare a restituire al calcio italiano. Grazie Rafa.
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