A Madrid si è tenuto un incontro tra l’UEFA e l’ECA, l’associazione dei club di calcio europei. Al centro del confronto la proposta di modificare il format della Champions League a partire dal 2024.
La proposta dell’ECA guidata dal Presidente della Juventus Andrea Agnelli prevede:
- quattro gironi da otto squadre anziché gli attuali otto gruppi da quattro (così il minimo delle partite giocate salirebbe dalle attuali 6 a 14);
- la creazione di una terza competizione europea oltre alla Champions e all’Europa League.
Al momento sembrerebbe esclusa l’ipotesi gio giocare le gare europee nei weekend e quelle dei vari campionati in settimana, almeno così chiarisce Van der Sar ex portiere della Juventus e attuale dirigente dell’Ajax: “Si dicono tante bugie, non vogliamo giocare la Champions nel fine settimana”.
La proposta di Agnelli non piace alle leghe che preferiscono un modello che rafforzi la competitività dei campionati migliorando la distribuzione interna delle risorse economiche in modo da interrompere lunghe strisce di scudetti consecutivi. E chiedono alla Uefa di discutere con loro eventuali modifiche dei format dei tornei nazionali, a partire dalla riduzione delle squadre indispensabile per lasciare spazio all’aumento delle finestre europee.
Proprio Agnelli ha provato a rassicurare i club minori: “Non è nostro interesse penalizzare i piccoli club. Sentiremo tutti i soggetti coinvolti”.
I principali contestatori della proposta sono il presidente della Liga Javier Tebas e il presidente della Lazio Lotito che ha dichiarato: “È finito il tempo di servi della gleba, vassalli e valvassori”.
La Fiorentina e a quanto pare però non sembrano allineate con Lotito. Più morbida la posizione di De Laurentiis che, pur riconoscendo la necessità di ‘ringiovanire’ le coppe europee in un’unica competizione (dal nome European Cup n.d.r.) sostiene che “È chiaro che i campionati nazionali vadano difesi e devono essere giocati nel weekend”.
Insomma, una situazione ancora tutta da definire e c’è grande attesa per la decisone che l’ECA potrebbe prendere in merito alla questione da qui a un mese.