Cristiano Giuntoli nato Firenze il 12 febbraio del 1972, segno zodiacale Acquario,di professione Direttore Sportivo della SSCN in servizio effettivo dal 1 luglio del 2015 è, come tutti i nati in questo giorno, un individuo poliedrico dotato di spiccato carattere e la presenza di Urano nel suo segno lo porta ad avere forza, fortuna e aggressività necessarie a realizzare i propri obbiettivi. Fino a qui l’anagrafe e l’astrologia vengono in nostro soccorso, per cercare di scoprire chi si cela dietro la cortina fumogena alzata dal Napoli intorno alla sua figura ma non basta. Allora scopriamo che ha alle spalle una carriera da giocatore, spesa sui campi polverosi delle periferie calcistiche, un Patentino-B UEFA, una Laurea all’ISEF, un Master a Coverciano. Esperto, pare, anche di alimentazione e giardinaggio, a Carpi decideva pure quando rasare l’erba del campo. Un uomo determinatissimo, dicono che non guardi in faccia a nessuno, bravo a friggere con l’acqua, facendo miracoli economico-calcistici, degni della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Eroe della Pianura Padana, per le quattro promozioni in serie del Carpi, oggi pupillo di De Laurentiis “È un genio e non dorme mai” che,forse,lo ha scelto proprio per questo. Catapultato a Napoli è costretto ad indossare i panni di Mister X, diventa un’ombra, di lui si parla tanto ma nessuno lo conosce, chissà che voce avrà. Fa un Mercato così, così qualche acquisto alcune cessioni ma, tanto gli resta sul groppone e, soprattutto, chiude con la macchia Soriano. Nelle ultime ore torna alla ribalta per, presunti, ‘vivaci confronti’ con De Guzman e Zuniga. Eppure il suo quadro astrale dice che la migliore qualità, dei nati il 12 febbraio, è quella di saper appianare i conflitti , sedare una lite tra amici e mantenere unità una famiglia piena di problemi. Forse nel passaggio dalla sana provincia, alla città corrotta la vena si sarà un po’ affievolita ma il nome Cristiano resta una garanzia e in questa città siamo grandi esperti di miracoli, basta riprenderci la mano e con un pizzico di fortuna, potremo assistere, tra un po’ al più grande dei prodigi: Il ritorno del figliuol prodigo.