Domani alle ore 18 il Napoli affronterà il Torino.
Il tecnico del Torino, Sinisa Mihajlovic, presso la sala Conferenze dello stadio Olimpico Grande Torino, ha presentato la gara in conferenza stampa.
Come vive lo sbalzo d’umore della piazza dopo la vittoria contro la Lazio?
“La vittoria di Roma ci ha stappato come una bottiglia di champagne. Ci voleva. Sicuramente non dobbiamo montarci la testa e dobbiamo restare umili. Ma è servito anche all’ambiente. Questa squadra ha dei valori e sa giocare a calcio. Troppo facilmente si fanno processi per una partita storta. Ci sta che in un momento della stagione non arrivino risultati. All’allenatore spetta trovare soluzioni senza perdere fiducia. Se domani vinciamo col Napoli facciamo un grande salto, ma se perdiamo non iniziamo a parlare di crisi. Ci vuole equilibrio nei giudizi. Come sempre noi entriamo in campo per fare la nostra partita”.
Come sta Ljajic?
“E’ tornato a disposizione. Vediamo se domani gioca titolare o a gara in corso. I giocatori con le palle, e penso che lui lo sia, mettono in campo la rabbia accumulata”.
Quanto manca la vittoria in casa?
“Nei pareggi di troppo, è successo che sono mancati i gol degli attaccanti. Ho sempre detto che quando Belotti, Ljajic e Niang svolteranno, metteremo la freccia. Domani affrontiamo il Napoli: è l’ultima big, poi il calendario è un po’ più in discesa e avremo l’occasione di fare punti. E in ogni caso, avremo poi molto tempo per rimediare”.
Quanto influisce il ricordo della scorsa stagione, con le dieci reti subite dal Napoli?
“Sicuramente il Napoli è l’unica squadra che l’anno scorso ci ha presi a pallate. Io mi ricordo i gol di Mertens all’andata e anche il 5-0 del ritorno. Spero che come me lo ricordino anche i giocatori, anche se qualcuno di loro l’anno scorso non c’era. Guardando il lato positivo, dico che non dovrebbe essere facile migliorare i risultati dell’anno scorso col Napoli”.
Mihajlovic, poi, tiene a commentare un articolo uscito in settimana riguardo la sua gestione del gruppo:
“Non è vero che ho cambiato modo di gestire il gruppo, solo che lunedì si è vinto e allora cambiano i giudizi. Io sono rimasto sempre lo stesso. Un allenatore deve trattare tutti allo stesso modo: ci può stare che il tecnico stimi un giocatore più dell’altro, ma non per questo deve perdonargli cose che ad altri non perdonerebbe. Io sono sempre lo stesso, sono franco e leale con i giocatori, e pretendo lo stesso da loro”.
Che Napoli si aspetta domani?
“Giocano il miglior calcio del campionato. E recuperano Insigne, il che non è una grande notizia per noi. Sicuramente hanno perso qualcosa con l’infortunio di Ghoulam. Dite che sono prevedibili? Tutti sanno cosa fanno, ma loro lo fanno sempre meglio e riescono comunque a ottenere risultati. Noi la partita l’abbiamo preparata bene, sui loro difetti, ma anche sulle nostre qualità”.
Ancora, sul Napoli: “Il Napoli ha una media punti straordinaria, mi fa sorridere quando leggo che si mette in discussione Sarri e il Napoli. Qui se si fanno certi discorsi lo posso anche capire, lì proprio no, perchè Maurizio ha fatto un lavoro meraviglioso. Il Napoli ora forse è un po’ in calo, ma resta una grande squadra. Ci può stare un momento di difficoltà per le grandi squadre, ma dopo due-tre partite ripartono. Spero non si sveglino domani ma fra una settimana, questo sì. Rispetto all’anno scorso noi siamo più difficili da perforare, loro hanno mantenuto le loro qualità. Sarà una gara molto difficile per noi, spero anche per loro”.
Il rinnovo di Petrachi: quale è il suo giudizio? E riguardo il suo contratto: le va bene quello attuale, con la clausola di rinnovo automatico in caso di Europa League?
“Sono molto contento per Gianluca. E’ lui che mi ha voluto qui, abbiamo un ottimo rapporto, ci diamo le cose in faccia, siamo sinceri e leali. E’ un direttore molto competitivo e Cairo ha fatto un ottimo prolungamento, sono contento per entrambi. Io aspetto solo che porti qualcosa da bere, cosa che finora non ha mai fatto. Ogni tanto ha dei serpenti in tasca, speriamo di toglierli… (sorride). Per quanto riguarda il mio contratto, per ora va bene così. A giugno in ogni caso ci parleremo. I contratti ci sono, ma poi bisogna sempre parlarne. Io ringrazio il presidente, che è sempre stato leale con me. Quando poteva darmi contro sui giornali non ha mai fatto e io lo ringrazio a prescindere da quello che sarà il futuro, a prescindere che si termini a giugno, prima o dopo. Per il resto, tra uomini, ci siederemo e parleremo, ma adesso mi interessa portare a termine il mio lavoro. Mancano ancora molte partite, adesso bisogna essere concentrati su quel che si fa. Del futuro parleremo a fine stagione, non è un problema. Non ho mai preteso un contratto ed è giusto che sia così”.
Un giudizio su Burdisso?
“E’ un leader naturale. All’inizio non giocava anche perchè in allenamento lo provavo terzino destro, visto che non ne avevamo a disposizione. Poi quando siamo andati in difficoltà ho deciso di ridare vecchie certezze ala squadra e di affidarmi a giocatori più esperti. Io so bene quel che mi può dare, abbiamo lavorato insieme all’Inter. Oggi come oggi, togliere uno tra Burdisso e N’Koulou è difficile perchè hanno esperienza e personalità. Llyanco e Bonifazi sono il futuro del Torino, hanno l’opportunità di confrontarsi a loro e a Moretti. Arriverà sicuramente anche il loro momento”.
Fonte: toronews.net