La Corte Suprema spagnola respinge il ricorso dell’attaccante argentino.
Al padre Jorge Horacio invece, ridotta la condanna da 21 a 15 mesi.
il Tribunale supremo spagnolo ha confermato in appello la condanna a 21 mesi di carcere inflitta l’anno scorso alla stella blaugrana per frode fiscale.
Nello specifico, è stato contestato a Messi l’aver dirottato verso paradisi fiscali, fra il 2007 e il 2009, 10,1 milioni di euro di diritti d’immagine.
La Corte ha ridotto da 21 a 15 mesi la condanna al padre, accusato quale amministratore dei beni del figlio.
L’applicazione della pena per i due Messi è sospesa in quanto inferiore ai due anni, non andranno quindi in carcere. Prima dell’inizio della procedura il giocatore argentino aveva pagato nel 2013 al fisco spagnolo 5 milioni di euro, a saldo dei diritti di immagine dei 3 anni in questione e degli interessi.