Consueto appuntamento con i talk show pallonari del lunedì sera.
Si parte da TV luna, dalla trasmissione “Alvino dalla Luna”:
Marino Bartoletti: “Al Napoli attuale manca solo una mentalità vincente, il secondo tempo di ieri lo dimostra ed anche Sarri ne è consapevole. Il problema che è la mentalità vincente parte dall’alto, deve essere la società ad imporla.
Pavoletti si sposa bene al progetto azzurro, è pronto, può essere l’attaccante boa che il Napoli non ha e può stare in panchina quando tornerà Milik”.
Monica Scozzafava: “La mentalità vincente la Juventus la dimostra ogni qualvolta fa la provinciale per portare a casa la partita quando si sta mettendo male. Contro la Roma, si è vista quella cattiveria necessaria a vincere match fondamentali. Basta vedere la faccia di Bonucci. Purtroppo non penso che il Napoli possa, sul piano societario, competere con i bianconeri. Il Napoli può assestarsi sul piano europeo e crescere il più possibile.
Per quanto riguarda il rinnovo di Mertens, non ci sono novità. I rapporti sono ottimi con il presidente, il belga ha cambiato procuratore, credo che si dovrebbe raggiungere un accordo”.
Gianluca Gifuni: “Continuo a dire che il Napoli può ancora contrastare la Juve in campionato. Il match giocato contro i bianconeri per me è la partita migliore dell’era Sarri. La Roma allo Stadium ha giocato malissimo. Sarebbe indispensabile per la crescita una struttura societaria di livello, non è possibile che sui giornali compaia la volontà della squadra di ottenere un premio per la qualificazione agli ottavi.
Basta vedere chi era presente a Nyon per la Juventus e chi per il Napoli. Non capisco il malcontento di tanti tifosi sull’arrivo di Pavoletti. Lo scorso marzo era considerato alla stregua di Belotti. Riesce a difendere il pallone spalle alla porta come pochi e con gli inserimenti degli esterni il Napoli può essere devastante”.
Gianluca Monti: “Al netto dei tanti limiti economici e strutturale, il Napoli può e deve fare di più. Un centro sportivo, una sede in città, una maggiore struttura societaria affidandosi ad altri dirigenti competenti. Così si può dettare una mentalità, e arrivare a contrastare la Juve.
Pavoletti per me è il miglio calciatore che il Napoli potesse prendere a Gennaio. Ha struttura fisica, la giusta ignoranza ed il prezzo del cartellino è quello giusto”.
Si passa a Canale 8, alla trasmissione “Ne parliamo il lunedì”.
Toni accesi questa sera. Scontro tra Antonio Corbo e Alfredo Pedulla.
Corbo: “Non accetto che si dica che Antonio Corbo sua contro il Napoli.”
Corbo accusa Pedulla di calunnia.
Pedulla accusa Corbo di essere contro il Napoli.
Paoletti:
“Nessuno aveva scoperto prima Mertens. Da Sarri a tutti gli altri. Qualcuno doveva accorgersi di Mertens prima. Questo lascia l’amaro in bocca per i punti persi. Non si critica si cercano margini di miglioramento.
Nessuno va contro il Napoli. Il Napoli che va bene conviene a tutti”.
Caiazza:
“Che colpa ha Sarri se la prima punta doveva essere Gabbiadini?
Oggi criticare Sarri perché non ha individuato prima le qualità offensive di Mertens, non si può. Tutti abbiamo sempre detto che il sostituto naturale di Milik era Gabbiadini.
Non puoi partire per vincere lo scudetto senza un punto di riferimento come Gonzalo Higuain. Il Napoli non sa gestire le gare. Preferisce prendere gol giocando il pallone nella difesa piuttosto che buttare via la palla.
C’è più armonia tra Mertens ed Insigne rispetto a quando c’era il precedente allenatore. Prima c’era più gelosia. Oggi non è più così”.
Pedulla:
“Abbiamo invocato tutti Gabbiadini o uno svincolato.
Le partite non si giudicano in base risultati. Dopo Sassuolo c’è stato un catastrofismo assoluto. Sembra sempre che cerchiate la cosa negativa.
Una genialiata la scoperta di Mertens in questo ruolo.
L’impiego di Mertens come prima punta ha avuto bisogno di tempo perché si stava rimodulando un adattamento tattico, perché Mertens non è mai stato utilizzato come prima punta da nessuno.
Il paragone 10 gol Mertens-Higuain è inutile. La cosa su cui riflettere è la clausola. Da mettere solo all’estero. Pensate quanto ha inciso Higuain sulla Juve e quanto sarebbe stato diverso se Higuain fosse andato all’estero. La classifica senza Higuain alla Juve verrebbe ribaltata. Mertens vale oggi tra i 35/40 milioni.
Tonelli deve aver avuto un problema importante. Che per privacy non viene divulgato. Ci sono infortuni che incidono molto psicologicamente. Ed infortuni per cui i tempi di recupero previsti si allungano. Vedi Pjaca.
12 più 3 di bonus per Pavoletti con un pluriennale. Indosserà la numero maglia numero 9.
Per Gabbiadini non prendi i soldi che avresti preso ad agosto. Lui vorrebbe l’Inghilterra. Non andrà via prima di metà gennaio.
Pavoletti giocherà da subito. Non ha bisogno di tempo per inserirsi. Ideale per il gioco di Sarri. Interpreta il ruolo di prima punta come vuole Sarri, d’altronde lo ha voluto lui.
Mertens Pavoletti diventerebbero una cosa esplosiva.”
Corbo:
“Giuntoli dalla mattina alla sera parla con Sarri e cerca di scardinare delle sue tesi. Non è facile perché tutti sappiamo come sia Sarri.
Giuntoli ha un accento toscano. I toscani sono molto legati tra loro. Cerca di far breccia nelle sue idee. Non è facile Sarri è caparbio.
Quando Mertens non è andato bene, non era perché non era bravo lui, ma perché la squadra non era nel pieno della forma.
Tornato il Napoli nella forma migliore ha espresso il massimo e con lui anche Mertens.
Il Napoli deve crescere in maturità. Sul 3-0 deve controllare la partita. Il Napoli stravince quando gioca sopra ritmo.
Il Napoli ora con la partita di Firenze ha la possibilità di avvicinarsi alla Juventus”.
Jacobelli:
“C’è l’abitudine di pensare che ogni partita sia l’ultima di campionato. Perché bisogna trovare il lato negativo? Non sembra che il Napoli abbia vinto le ultime quattro partite. Ieri ha vinto 5-3.
Bisogna attenersi ai fatti. I fatti dicono che il Napoli non è tagliato fuori dalla corsa scudetto. Gli 8 punti in meno sono scaturiti da pareggi che potevano essere vittorie. Ha avuto una crisi non di gioco ma di risultato.
Gabbiadini non ha saputo sfruttare il momento. Tant’è che a gennaio andrà via.
Il Napoli non deve pensare che gli otto punti persi vogliano dire aver perso il campionato.
Il Napoli va a Firenze a giocare contro una squadra che vive un momento molto difficile, e quindi potrebbe approfittarne”.