Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva ai colleghi di Sky Sport, direttamente dal ritiro azzurro in Val di Sole.
Il belga si è soffermato, inzialmente, sullo Scudetto e sulla sfida con la Juventus: “Per lo Scudetto dobbiamo lavorare come stiamo facendo. Ho visto tanti giocatori andare via e tanti altri arrivare in questi 6 anni, è stato fatto un grande lavoro. Se guardo la Juve, però, hanno comprato Rabiot, De Ligt, Ramsey e Buffon, giocatori molto forti. Anche altre squadre stanno comprando tanti giocatori, noi dobbiamo mettercela tutta e poi si vedrà”.
Un passaggio, poi, su Lorenzo Insigne: “Sta bene ed è tranquillo. Non gli devo dare consigli, qui ha famiglia ed i bambini e vive molto in casa. Io sono diverso, vado spesso in giro e mi diverto. Ma lui in campo è importantissimo e la gente lo sa.
Sarri? Nei tre anni qui mi ha dato una visione di calcio diverso. Alla Juve non so cosa possa fare, non sta a me parlare di Ronaldo che non ha bisogno di consigli. Strano vederlo alla Juve? Il calcio è così, ma a lui vorrò sempre bene perché ha dato sempre tutto per me. Non ho problemi con lui. Sicuramente sarà strano vederlo in bianconero.
Il rinnovo? Non lo so, qui sto molto bene e mi sento ancora giovane. Per ora penso a questa stagione, poi si vedrà. Il record di Hamsik? Sarebbe bello batterlo, è un mio obiettivo.
L’affetto dei tifosi? Ti senti bene quando la gente ti stima, mi fa molto piacere. Più Dries o Ciro? Oramai a Napoli sono conosciuto come Ciro (ride, ndr).
Manolas? Mi piace molto in allenamento, è molto forte. Non va dimenticato però che abbiamo perso Albiol, un difensore forte e che ci ha davvero dato tanto.
Eventuale arrivo di un attaccante? Per come giochiamo adesso non sono più un centravanti rispetto a come facevo con Sarri. Lo scorso anno ho giocato dietro la punta, quindi non credo sarebbe male se prendessimo un altro centravanti. Arek ha giocato tante gare lo scorso anno, non è un male se ci sono dei cambi.
Conte, Sarri o Ancelotti? Sulla carta la Juve ha la squadra pi forte, ma Ancelotti ha dato la sua mano alla squadra”.