Dries Mertens, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista a De Telegraaf.
Queste le sue dichiarazioni: “Quello che sto facendo l’ho sempre fatto. Sono sempre stato più piccolo, quindi ho imparato a pensare più velocemente e se venivo giudicato per la mia altezza lo usavo come motivazione. Il mio fisico era un’arma piuttosto che uno svantaggio. Dato che ero fisicamente piccolo, dovevo essere bravo in altre aree. Ho avuto un buon allenamento nella tecnica. A un certo punto stavo crescendo poi mi sono fermato ma ho avuto i miei benefici. Tuttavia cerco di trarre il meglio da ogni partita e di fare più gol possibili.
Mio padre Herman è stato cinque volte campione belga. Ho ereditato da lui la statura. Come lui sono forte e veloce, aggiungendo però la formazione tecnica che ho avuto dal calcio olandese che mi ha formato e dimostrato di poter essere una combinazione perfetta.
Napoli? Bello vivere qui. Camminare per strada non è facile, tutti vogliono un autografo o un selfie. Dopo i 28 gol dello scorso anno il mio satus è cambiato, ma io resto lo stesso Dries Mertens di sempre. I napoletani sono completamente appassionati al calcio, vivono il calcio, tutto è cosi a Napoli. Questa adorazione è molto diversa dai Paesi Bassi.
Tornare in Olanda? Mentre mangiamo, la gente si siede semplicemente per parlare del calcio e del club, quindi devi sapere dove andare a pranzo o a cena e ora lo so. Vivo vicino alla città, in riva al mare. È bello qui, quindi non posso dire se ritornerò mai in un club olandese. Sono felicissimo a Napoli!
L’anno scorso è stato un anno molto bello e questa stagione sta andando di nuovo bene, sono soddisfatto, stiamo giocando un bel calcio, ed io ne approfitto, la posizione scelta per me dall’allenatore è bella, mi piace”.
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