Alex Meret è pronto a vestire per la prima volta la maglia azzurra contro il Frosinone. La fine di un lungo infortunio, per puntare dritti al futuro.
Meret allaccia i guantoni. Non è un incontro di boxs, ma poco ci manca. Sembra quasi di vederlo attraversare il tunnel che dagli spogliatoi lo porteranno su quel ring ammantato di verde, accovacciarsi al suo angolo azzurro, blindato da tre legni ed una rete. All’angolo giallo del San Paolo, non solo il Frosinone, ma la sfortuna che l’ha costretto a perdere tutta la prima parte di stagione. Quell’infortunio all’ulna che l’ha colpito in ritiro a Dimaro e che ha fatto diventare l’anno della sua possibile consacrazione in un incubo che, piano piano, finalmente, sta per finire.
Alex Meret ha 21 anni, uno dei portieri più promettenti della sua generazione ed una storia di infortuni che l’ha perseguitato e che ha rischiato di minare la crescita di un giocatore che, a detta di voci esperte, aveva i numeri per essere addirittura più forte del più blasonato Donnarumma. Protagonista nella stagione 2016/17 della promozione storica della Spal in Serie A (dove mancavano dagli anni ’60), con soli 26 gol subiti in 30 partite. Poi il rinnovo del contratto e la prospettiva dell’esordio, a 20 anni, nella massima serie. Ed il primo gancio. Arriva all’inguine, costringendolo ad un’operazione che lo terrà fermo ai box per 129 giorni, saltando 17 partite. L’esordio arriva comunque, il 28 gennaio, contro l’Inter alla 22^ giornata: 1-1. Scalza Gomis come portiere titolare. Ma ecco il secondo cazzotto, stavolta si infortuna alla spalla e stagione finita a quattro giornate dalla fine.
Poi l’estate del 2018, il Napoli decide di puntare su di lui per il dopo-Reina. Arriva Karnezis a fargli da chioccia. Tutti gli occhi sono puntati su questo ragazzino che dopo altri 68 giorni di infortunio ha voglia di spaccare il mondo e mostrare a tutti il suo valore, quello che l’ha portato a vestire la maglia della seconda squadra della massima serie del campionato italiano. Ma in ritiro, il terzo round lo vede prenderle di nuovo: l’ulna del braccio sinistro fra crack ed il sogno rischia di sfumare prima ancora di cominciare. 135 giorni di stop, 16 partite saltate. Il Napoli ha virato in emergenza su Ospina che si è mostrato più che affidabile, con Karnezis a tappare i buchi delle rotazioni. La luce si offusca, il ragazzo è al tappeto, ma prima del conto di 10 si rialza, molleggia sulle gambe, si riprende. Una controllata ai guantoni. Sta per iniziare l’ennesimo round di questo incontro contro la sfortuna. Meret è pronto, contro il Frosinone partirà, con ogni probabilità, titolare. Per dimostrare a tutti che è lui il portiere del futuro. Del futuro del Napoli. Del futuro della Nazionale. Del futuro, magari, mandando KO la sfortuna.