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Meret, dall’infortunio di Dimaro alla consacrazione in maglia azzurra

Meret

Nella vittoria di ieri del Napoli nei confronti della Spal uno dei protagonisti è stato certamente il portiere Alex Meret. 

Ripercorriamo, però, la stagione di Meret partendo dal ritiro estivo di Dimaro che ha segnato senza dubbio il suo primo anno in azzurro.

Ebbene l’esperienza napoletana per il portiere friulano parte nel peggiore dei modi. Il primo giorno di ritiro uno scontro con il giovane Mezzoni gli causa una frattura all’ulna del braccio sinistro. Un infortunio serio che non ha permesso a Meret di proseguire la preparazione pre-campionato e che ha avuto bisogno dell’operazione chirurgica per permettere al portiere di recuperare al meglio ed il prima possibile.

Il Caso – Il 12 luglio il portiere viene operato nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Per accelerarne la guarigione, gli viene applicata una placca, la prognosi iniziale è di 45 giorni che diventano 60 poco tempo dopo. L’ottimismo sui tempi di recupero svanisce col passare dei giorni. Quelli che dovevano essere solo 45 giorni d’infortunio diventano 5 lunghi mesi che non permetteranno a Meret di giocare la parte iniziale del campionato e la Champions League.

Il rientro – Il 25 novembre arriva finalmente la prima convocazione in occasione di Napoli-Chievo. Per il suo debutto in azzurro, però, bisognerà aspettare ancora un po’. La prima partita stagionale per Meret arriva l’8 dicembre quando il Napoli batte per 4-0 il Frosinone al San Paolo.

La consacrazione – Da quel momento in poi il portiere friulano non si è più fermato. A ritmo di splendide prestazioni ha convinto non solo Carlo Ancelotti ma l’intero ambiente napoletano. Le fantastiche partite collezionate nel corso della stagione, tra cui spiccano le due di campionato con la Spal e l’andata di Europa League con l’Arsenal,  e il suo comportamento da vero e proprio professionista porteranno molti a dire che è lui il portiere del futuro azzurro. In questo caso, però, non si parla solo di azzurro Napoli ma anche di azzurro Italia. Perché Meret ha conquistato anche il ct Mancini che lo ha di fatto entrare nel giro della Nazionale maggiore convocandolo all’ultimo stage della stagione.

Ma questo è solo l’inizio – Ebbene sì questo è solo l’inizio perché la carriera di Meret è ancora lunga, ha solo 22 anni, ed insieme ad essa anche la sua permanenza a Napoli. I tifosi partenopei possono dormire sonni tranquilli perché un portiere così fa la differenza e chissà se con una preparazione estiva alle spalle possa migliorare le sue prestazioni. Un po’ come potrebbe accadere per Ghoulam e Younes, ma questa è un’altra storia.

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