La Campania naturale fucina di giovani talenti del mondo del calcio. In quanti hanno constatato e ribadito questa realtà?
Una realtà bella, una delle tante della nostra terra, ma anche una realtà che andrebbe urgentemente strutturata in maniera tale da alimentare la squadra principe della nostra regione e non consentire più il sempre più dilagante espatrio in società non campane.
A proposito di queste ultime, il Genoa, società sempre molto attiva a livello di scouting, è riuscito ad acquistare un giovane talento italiano, battendo la concorrenza di molti club, in primis la Roma. Classe ’99, attaccante esterno, si chiama Alessandro Carnicelli. Nella stagione scorsa con la maglia della Ternana ha realizzato un gol in media a partita. Diciannove reti su diciannove gare, praticamente una rete a partita.
Ma chi è Alessandro Carnicelli? Attaccante classe ’99, al suo primo anno in un vivaio professionistico. Proviene dalla Calcio Azzurri, realtà di Torre Annunziata, società con la quale ha vinto il campionato regionale della categoria Giovanissimi Fascia B e si è laureato capocannoniere del suo girone. Quando racconta di quella finale contro la Real Casarea vinta per 2-0 grazie anche ad un suo gol, Alessandro s’emoziona ancora: “E’ un momento che non dimenticherò mai. In quella partita ho capito che il calcio poteva diventare più di una passione o di un gioco. E’ una delle poche gare che ha visto anche la mia famiglia e mi ricordo che mi sono commosso a fine partita”.
L’ennesima promessa che spicca il volo lontano da Napoli, l’ennesimo grande tifoso del Napoli che è destinato ad affrontare gli azzurri da avversari.
Il suo idolo? Dries Mertens. “Mi hanno spesso paragonato ad Insigne, qualcun altro a Giovinco – ammette Carnicelli – ma io da grandissimo tifoso del Napoli mi ispiro a Dries Mertens, mi piace tantissimo, molto veloce e devastante nell’uno contro uno”.
Il paragone ci entusiasma. In bocca al lupo, ragazzo.