Tre mesi dopo il pallone ritorna ad essere protagonista, pronti via ogni partita sarà determinante per il risultato finale.
L’inizio è già proiettato verso la fine come ogni anno.
Eppure nonostante manchino solo cinque giorni all’esordio del Napoli a Firenze, tutto resta come avvolto in una bolla.
Il calciomercato incombe, trattiene, spinge in una contrapposizione di forze che si annullano e paralizzano. Più che concentrarsi sugli undici che scenderanno in campo a Firenze, e sull’avversaria, l’attenzione di tutti, o quasi, è rivolta al mercato.
Tweet, aggiornamenti, indiscrezioni, fonti certe, quasi certe, decisamente incerte. Una situazione paradossale toglie,inevitabilmente, energie e concentrazione che andrebbero indirizzate sul campo.
Eppure i sei punti in palio nelle prime due partite valgono esattamente come tutti gli altri. Addirittura, nel caso del Napoli, anche di più perché una delle due è da giocare a Torino contro la Juventus.
I bravi allenatori vi diranno che le squadre sono concentrate solo sulle prossime partite, e che il mercato è un danno collaterale obbligatorio. Vero, ma, fidatevi, se potessero l’avrebbero già chiuso e pure buttato le chiavi.
Fonte foto: SSCN.primo