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Mazzoleni sul Var: “il cambiamento può essere utile anche se c’è tanto da migliorare”

Mazzoleni

Mazzoleni ha parlato durante un evento tenutosi a Milano.

 

“L’anno scorso si è lavorato a fari spenti, quest’anno accesi. Credo che gli arbitri italiani si siano fatti trovare pronti, il cambiamento può essere utile per evitare polemiche. È una novità non da poco, anche se c’è tanto su cui migliorare. Ma quante volte in carriera vorrei aver avuto il VAR? Abbiamo iniziato quest’anno, dobbiamo e possiamo migliorare. Ridotto il ruolo dell’arbitro? No, in mezzo al campo è sempre l’arbitro che prende le decisioni. Ma in casi esasperati, in cui l’occhio umano può commettere un errore, ha un’ancora di salvataggio: non è poco. Se i giocatori ci stanno dando una mano? Devo dire di sì. Anche confrontandomi coi colleghi penso che i calciatori abbiano capito e accettato il cambiamento. È un progetto che non hanno voluto solo gli arbitri: per un calcio migliore dobbiamo lavorare tutti insieme. Protocollo italiano da esportare? Sarebbe presuntuoso dire di sì. Penso che una carta vincente sia stata quella di puntare su Roberto Rosetti. Se far parlare gli arbitri sarebbe utile? Io sono un po’ anziano ma vorrei arbitrare ancora, questo per dire che la decisione non spetta a me. Gli arbitri non hanno nulla in contrario a parlare, personalmente non lo farei mai nel post-partita, perché c’è ancora l’adrenalina. Ma a bocce ferme gli arbitri non avrebbero alcun problema a confrontarsi, se ciò portasse ad evitare le polemiche. Dividere ruoli tra arbitro in campo e VAR? Anche questa è una decisione che non spetta a me. Noi stiamo lavorando per essere il più precisi e preparati possibile, sia in campo che al VAR. Sono due ruoli diversi, ma è tutto in itinere: a fine anno si tireranno le somme e poi si valuteranno eventuali modifiche. Se penso che il pubblico debba vedere in diretta allo stadio ciò che vede l’arbitro al VAR? Io dico solo che avrei voluto tante volte il VAR, mi sembrava allucinante che in presa diretta tutto il mondo, tranne l’arbitro, sapesse di un chiaro errore. Personalmente sono molto contento di poter rivedere un mio errore o qualcosa di anomalo che succede durante una partita da me arbitrata“.

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