“Dobbiamo andare in campo sapendo di avere uno stadio contro ma una città dietro”.
E’ un Maurizio Sarri diverso dal solito. Un allenatore pronto a caricare sulle sue spalle tutto il peso di una sfida che potrebbe significare tantissimo, non solo per il Napoli ma anche per se stesso. Da poche parole viene fuori l’uomo e così l’osservatore attento riesce anche a comprendere alcuni aspetti altrimenti celati. Una forte emozione traspare infatti dalle parole di Sarri, quando si parla della città, dei tifosi e della gente comune. E’ il professionista che si fonde con l’uomo. Prima, però, i fatti sono tutto quello che contano:
“Ritengo sia un’ingiustizia vietare la trasferta, ed ho detto la stessa cosa all’andata quando venne vietata la presenza dei tifosi juventini al San Paolo. Per me sono decisioni che non hanno senso e non servono a nulla”.
Vietare ad una squadra il sostegno dei propri tifosi è un atto inutile e controproducente. Non ne trae beneficio nessuno, lo spettacolo è ridotto al minimo ed i calciatori in campo ne risentono. Sarri difende la gente comune, in particolare quella di Napoli, che soffre per questa ingiustizia. E’ toscano di adozione, napoletano di nascita, ed ama questa città. Lo si capisce subito, l’amore della gente lo emoziona come nient’altro perché forse una piazza come quella di Napoli, così calorosa, non l’ha mai vissuta in nessun altro luogo.
“Io ho trovato una tifoseria umile capace di accettare anche i momenti difficili. Sono più maturi di ciò che descrivono i media. Loro sanno che noi domani giochiamo una partita importante, e noi la giochiamo anche per loro. Non sarà facile ma noi dobbiamo provarci”.
Nello specifico di Juventus – Napoli questa è la prima considerazione. Una dichiarazione che da ancora più forza al ragionamento di cui sopra. Non si può parlare della partita contro i bianconeri come di un match normale, per i napoletani è un’occasione speciale in cui mettono tutto loro stessi. Sarri lo sa ed ancora una volta dimostra di rendersene conto quando, a fine conferenza, si fa carico di un peso ancor più gravoso:
“Dobbiamo andare in campo sapendo di avere uno stadio contro ma una città dietro. E’ giusto provare a vincere per dare loro una soddisfazione, se la nostra gente ci vedrà fare una partita di grande orgoglio ne sarà felice. Porteremo con noi l’orgoglio di tutti i napoletani nel mondo”.
Giocare la partita è un dovere, giocarla bene ancor di più. Sarri sa bene che l’impegno dei suoi calciatori verrà apprezzato dalla piazza, così come capisce che questa partita vale molto più dei canonici tre punti. Portare con sé l’orgoglio di una città intera è qualcosa di straordinario, perché significa farsi carico di qualcosa di grandissimo. L’emozione che traspare da quelle parole è palpabile in sala stampa a Castel Voltuno. Ce ne si accorgerebbe perfino a distanza. Juventus – Napoli è cominciata già una settimana fa, ed ora la febbre per la partita assale tutti. Il Napoli, come ammette l’allenatore, giocherà con i piedi, con la testa e con il cuore, l’orgoglio di tutti coloro che nel mondo tifano per il Napoli.