Il mio stato d’animo è come quello di tutti i tifosi: sono sconcertato, incapace di capire cosa stia succedendo.
Non sono in possesso di tutti gli elementi: nessuno di noi – ha detto lo scrittore e commediografo a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live– saprà mai cosa sia realmente successo prima e dopo, cosa abbia portato a tutto questo.
Chi ha peso Kim e Kvara, mi chiedo, come può aver preso Natan e Cajuste?
Ci saranno stati errori di valutazione, o magari sono arrivati perché decimi di una lista in cui i primi nove obiettivi sono sfumati.
A questi livelli, basta pochissimo per passare da vincenti a perdenti: è questione di millesimi di secondo.
Il Napoli non vince un contrasto e non arriva mai sulla palla per primo. I giocatori mandano costantemente a quel paese i compagni.
Non si fidano, sanno che i compagni a loro volta non gli daranno la palla, preferendo darla all’indietro.
Inutile accanirsi sui singoli. Juan Jesus era una riserva già dieci anni fa, nelle squadre in cui giocava. Natan veniva dal Bragantino, ma se fosse stato buono non sarebbe andato al Lipsia e al Salisburgo, altre squadre della Red Bull, secondo voi?
Perché lo hanno dato a noi, invece?
Per dare una scossa nelle ultime 5 gare darei spazio agli altri, farei giocare solo quelli che tengono al posto, che sperano di poter rimanere, fossero anche i ragazzi della Prinavera.
Cambierei anche modulo, con un gioco più offensivo perché il Napoli non tira in porta. Ha solo un possesso palla sterile.
Per il futuro è irrealistico pensare di cambiare 15 calciatori su 25: occorre sperare che De Laurentiis dia piena autonomia al direttore sportivo e che si ingaggi un allenatore che abbia personalità e doti carismatiche.
Occorrono anche 4 leader, uno per reparto, non necessariamente calciatori fortissimi ma giocatori che hanno la giusta mentalità e che possano spronare i giovani”