Il calciatore francese ha rilasciato alcune dichiarazioni a L’Equipe. Queste le sue parole:
“Il mio primo contatto con Buffon? Un bacio. Mi ha dato un bacio appena sono arrivato alla Juve. L’ho interpretato come un modo per dire: “Sei della famiglia”.
Bisogna dire la verità: noi francesi, salvo qualche eccezione, non amiamo troppo faticare in allenamento. Qui, invece, ho imparato ad apprezzare questo lavoro”.
Quando ero ragazzo seguivo i grandi giocatori. E la Juve ne aveva molti: Baggio, Del Piero, Buffon, Thuram. E poi Edgar Davids, è stato uno dei miei modelli. E ne dimentico tanti. La Juve per me è la classe, la maglia nera e bianca, una squadra che merita rispetto. Mi ricordo di uno Juve-Psg. Ero ovviamente tifoso del Psg, ma la Juve vinse 6-1: che grande squadra!”.
“Ne avevo parlato molto con Pogba e con Evra, tutti mi hanno detto grandi cose, e anche il ct Deschamps è passato da quelle parti. L’ho sentito al telefono quando avevo già preso la mia decisione, l’ho chiamato per comunicargliela. In quel momento – spiega – la Francia aveva davanti match importanti e volevo chiarire la mia situazione. Era molto felice per me”.
“Quando ho deciso di andare via Neymar era già arrivato. Senza entrare nei dettagli, ho parlato anche con lui della scelta. Gli altri compagni? Ho parlato molto con Dani Alves, Thiago Motta…Volevano che restassi perché, al di là delle mie qualità, ho trascorso sei anni a Parigi e conoscevo perfettamente il club. Ma la mia scelta era già stata fatta”.