L’ex mister dell’Empoli, ora vice-allenatore dell’Inter, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica radiocrc.
“Mario Rui è un giocatore da Napoli. Conosce le dinamiche difensive dettate da Sarri ed è napoletano nell’animo glielo dicevo spesso perché mi rivedevo molto nei suoi comportamenti. Non aveva il fisco per giocare in serie A, ma ha tirato fuori le armi giuste per arrivarci, è molto intelligente, è veloce nel pensiero ed è cattivo calcisticamente. Mario Rui è abituato a sopravvivere per cui è astuto ed è un sinistro atipico perché usa bene anche il destro e sotto pressione dà il meglio.
–
Mario Rui ha grande affidabilità, ma è diverso da Ghoulam e Strinic. E’ nato come quinto e non vi nascondo le difficoltà iniziali nell’apprendere un certo principio tattico e infatti il primo approccio di Sarri non è stato dei migliori, quasi da minaccia, ma poi gli ha trasmesso la sua idea. Sarri non dirà mai di lottare per lo scudetto, perché lavora sull’oggi, vive nel presente perché è pragmatico e umile. Farò parte dello staff di Spalletti. Sono a lezione a Coverciano, devo ultimare il corso per cui niente vacanze, sono con la testa nei libri”.