Marotta ai microfoni di DAZN ha commentato la vicenda Acerbi:
“Noi siamo stati zitti volutamente, vorrei esprimere una sintesi delle nostre impressioni e dire che è una pagina amara per il mondo del calcio e per il nostro movimento, da qualsiasi punto di vista la si legga e la si possa analizzare.
Tra innocentisti e colpevolisti, c’è un fatto che viene prima di tutto.
Noi abbiamo chiesto al nostro giocatore di farci un resoconto di quanto accaduto in campo: lui ha espresso quella che era la verità, la sua verità, la verità oggettiva.
Noi non avevamo dubbi su quello che ha detto e non avevamo riscontro da quello che ci ha detto e dalle immagini di un comportamento discriminatorio, pertanto l’abbiamo affiancato con l’avvocato Capellini e poi il giudice ha preso la sua decisione.
Devo dire che l’Inter è sempre al fianco di qualsiasi iniziativa che combatta il razzismo, siamo contrari al razzismo e siamo al fianco di Jesus da questo punto di vista.
C’è un aspetto giuridico che è da rispettare, ma soprattutto la verità di un professionista come Acerbi che ha già avuto problematiche e non penso possa scherzare su questi argomenti.
Non ho parlato con Jesus, non compete a noi parlare con lui. Io prendo atto di quello che ci ha raccontato il nostro giocatore e non ho dubbi sulla sua versione, poi non sono io il giudice e non mi permetto di esprimere giudizi”.