L’amministratore delegato dell’Inter ‘Beppe’ Marotta ha così commentato ai microfoni di Sky la decisione della Lega di rinviare Juventus-Inter e altre quattro partite che avrebbero dovuto giocarsi in questo weekend a porte chiuse.
“Come cittadino, essendo una situazione di emergenza, ho grande rispetto dei provvedimenti a tutela della salute di tutti.
Da dirigente sportivo sono molto preoccupato, soprattutto guardando a un calendario tanto compresso di impegni.
Se il Consiglio dei Ministri prorogherà il blocco fino all’8 marzo mi chiedo come riusciremo a gestire alcune partite della prossima giornata, che vedono coinvolte squadre impegnate in Europa come nel caso di Atalanta-Lazio, Inter-Sassuolo o Bologna-Juventus.
Come Inter abbiamo chiesto un Consiglio straordinario perché i temi da discutere sono tanti e delicati e devono salvaguardare l’equilibrio e la competitività del nostro campionato. Bisogna adottare un criterio univoco e armonioso.
Le porte chiuse? La gara con il Ludogorets è stata un’esperienza surreale, non bella, che penalizza i tifosi, ma c’è un’emergenza e dobbiamo portare avanti il campionato. Hanno parlato di porte chiuse come sacrificio necessario e sinceramente non vedo alternative possibili.
Di certo la cosa poteva essere risolta prima, senza arrivare a decisioni dell’ultimo momento. Tutto poteva essere gestito meglio. Mi chiedo se abbia senso avere la Serie A a 20 squadre, io sono favorevole a una riduzione a 18. Questa situazione straordinaria ci deve fare riflettere, anche per il prossimo anno sarebbe opportuno lasciare spazi infrasettimanali liberi”.