L’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta ha rilasciato un’intervista che è possibile leggere in versione integrale sulla “Gazzetta dello Sport” oggi in edicola e della quale vi proponiamo un breve estratto. “Quanto deciso dal Consiglio Federale è l’ulteriore prova di come non ci sia un equilibrio di governance all’interno del sistema calcio.
Le regole vanno date dai protagonisti. Una volta la Serie A era la locomotiva dell’intero sistema. Ora come ora la situazione è ingestibile: la Lega garantisce il 90% del fatturato del mondo calcio eppure non ha una sua autonomia.
Per questo guardo con ammirazione la Premier League, un modello di grande autonomia gestionale e regolamentare pur in presenza di un diritto di veto da parte della Football Association.
Ripartenza? E’ più giusto dire abbiamo dovuto riprendere anziché abbiamo voluto riprendere. Comprimere in due mesi tutte le partite ci porta a grandi rischi patrimoniali. legati agli infortuni oltre che l’incertezza sullo spettacolo.
Cessione Lautaro? Spero che il Barcellona non paghi la clausola. Non c’è volontà da parte della proprietà di venderlo. A lui dico solo di restare concentrato sul presente perché ci sono obiettivi da centrare e soddisfazini da toglierci.
Cavani? È una delle opportunità ma in questo momento è piuttosto lontano dall’Inter.
Chiesa? La Fiorentina ha aspettative economiche elevate.
Tonali? E’ più abbordabile.
Zaniolo? Richiede un investimento elevatissimo.
La Coppa Italia? La vediamo davanti a noi, anche se al momento un po’ da lontano. Dobbiamo cercare di prendere in mano quel trofeo”.