Scopriamo insieme la storia del terzino portoghese che, con Ghoulam fuori, potrebbe vedere il campo.
“È un combattente, un battagliero“, con queste parole Maurizio Sarri tempo fa definì Mário Rui Silva Duarte, il terzino 26enne portoghese avuto ad Empoli per un biennio ed oggi alla Roma. Si può partire quindi da questa semplice ma esaustiva definizione per comprendere il perchè il Napoli abbia puntato forte in estate sull’acquisto di questo calciatore che – proprio come si teme per Ghoulam – nella scorsa stagione alla Roma ha rimediato la rottura del crociato (4 mesi fuori e soltanto 3 gare da titolare in tre quarti della stagione).
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Giocatore duttile e mai domo, fa della resistenza e la cattiveria agonistica la sua arma migliore. Cresciuto nello Sporting Lisbona, dopo brevi passaggi a Valencia e Benfica (senza mai esordire in prima squadra), riesce a tirare i primi calci da professionista al Fátima nel 2011, Serie B portoghese. Nel campionato successivo il Parma lo compra a titolo definitivo ma non lo fa esordire in Serie A, dandolo in prestito in cadetteria prima al Gubbio poi allo Spezia. Le 54 presenze nel biennio in prestito in cadetteria convincono l’Empoli a rilevarne metà cartellino dagli emiliani nel 2013.
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Gli esordi in Toscana non sono incoraggianti, la prima stagione (che vede gli empolesi tornare in Serie A) non è positiva. Il portoghese non si guadagna il posto da titolare, facendosi scavalcare nelle gerarchie da Elseid Hysaj (che giocherà l’intero campionato da esterno sinistro) restando ai margini e convincendo il Parma a non presentarsi all’asta della comproprietà per il suo cartellino.
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Prossimo alla cessione con l’Empoli in Serie A il portoghese invece, grazie all’infortunio del destro Vincent Laurini (e al conseguente ritorno di Hysaj nel suo ruolo naturale a destra), trova per necessità il campo ma sfrutta alla grande l’occasione non lasciando mai più il posto: 34 e 36 gare nei successivi campionati (il secondo con Giampaolo allenatore) lo mettono in vetrina, con la Roma lesta a comprarlo.
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Il resto è storia nota dell’ultima stagione: un infortunio in precampionato al 30 luglio gli preclude 4 mesi di stagione, tornando disponibile soltanto alla 14°giornata. Il calciatore non rientrerà mai però nelle grazie di Spalletti, giocando soltanto 4 gare da titolare in campionato, 2 in Europa League e 2 in Coppa Italia. Qualche dubbio sovviene.
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