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Mario Rui, l’uomo di Sarri che si è preso il Napoli (in attesa di Ghoulam)

Mario Rui

Arrivato in estate dopo una lunga trattativa, fino ad inizio novembre Mario Rui non era praticamente mai sceso in campo, complici anche le grandi prestazioni di Ghoulam.

L’infortunio dell’algerino ha costretto Sarri a lanciare il portoghese, con il quale aveva già lavorato ad Empoli. Le sue prime uscite non sono state molto convincenti, tant’è che in molti lo avevano già bocciato, ritenendolo inadeguato a vestire la maglia azzurra.

Tuttavia, Rui ha operato una vera e propria inversione di marcia: nelle ultime partite è stato spesso e volentieri uno dei migliori in campo. In particolare, nel match contro l’Atalanta ha dato un grande apporto sia in fase offensiva che difensiva: innanzitutto, è stato il calciatore azzurro che ha toccato il maggior numero di palloni, ben 105; grandissima precisione nei passaggi (82%); inoltre, gli attacchi degli azzurri si sono sviluppati prevalentemente sulla corsia sinistra, proprio come quando c’era Ghoulam; infine, Rui si è reso protagonista di ben 12 eventi difensivi.

Quello che sorprende è il dato riguardante i gol subiti dopo l’insediamento del portoghese sulla fascia: fino a Napoli-Sassuolo, 11esima giornata (l’ultima partita giocata da Ghoulam in campionato), gli azzurri avevano subito 8 gol; nelle dieci uscite successive soltanto 5. Le differenze con l’algerino ci sono, inutile negarlo, soprattutto in fase offensiva: il portoghese è meno abile nelle sovrapposizioni e nelle galoppate sulla fascia, preferendo essere uno dei principali portatori di palla, quasi un regista aggiunto (un po’ come fa Kolarov alla Roma). Anche fisicamente, i due sono diversissimi: più massiccio Ghoulam, più mingherlino, invece, il portoghese, che spesso deve ricorrere al fallo per sopperire alle sue carenze fisiche.

Nelle prossime settimane, sarà ancora Mario Rui a presidiare la fascia sinistra, in attesa che Ghoulam recuperi la miglior condizione dopo il grave infortunio. Tuttavia, non c’è alcuna fretta, visto che l’ex laterale dell’Empoli è ormai una garanzia per il suo allenatore, che tanto lo ha voluto in azzurro.

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