Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, ha parlato in diretta sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli:
“Quest’anno si lotta fino in fondo. Il Carpi contro la Fiorentina non ha demeritato, il gol di Zarate è stato fantastico ma ci stava il pareggio. E’ una squadra viva ed il Napoli deve stare attento. Scudetto? Gli addetti ai lavori non si scoprono mai mediaticamente. Penso che ormai da qualche mese all’interno dello spogliatoio Sarri ed i calciatori parlino di scudetto. Usano una tecnica assai condivisibile che è quella di non caricare l’ambiente di aspettative che poi possano essere deluse. E’ condivisibile, ripeto, però che loro all’interno dello spogliatoio se lo dicono da tempo.
Il Napoli lo sento mio da quando mio padre mi portava al San Paolo a vedere le partite. Questo è un grattacielo che sta arrivando in cielo, ma alla base c’è molto del mio lavoro. E’ una bellissima sensazione di appartenenza. Quando sono arrivato a Napoli in serie C non c’era nulla, ed abbiamo costruito qualcosa che ora è qua. De Nicola? Lo ingaggiai io che eravamo in Serie C. Tommaso Starace, storico magazziniere, lo promossi io a magazziniere del Napoli. De Laurentiis ha speso molto per questa squadra, ma nei primi anni era tutto sulle mie spalle perché lui non conosceva nulla del calcio e mi lasciava fare tutto. Grassi? In prospettiva è come Hamsik ed Allan, è un misto tra i due, anche se non ha dimostrato la capacità realizzativa di Marek”.