L’ex DG del Napoli oggi all’Udinese ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Canale 21.
“Insigne? Conosco bene tutti i protagonisti della storia perché ci ho lavorato insieme, ma da lontano è difficile valutare. Ormai i calciatori sono diventati delle aziende e intorno si muovono gli interessi di varie persone.
Gli agenti poi sono la variabile impazzita perché hanno interesse a massimizzare il trasferimento, c’è da tener conto anche di questo.
Andare indietro nell’ingaggio per un calciatore significa che il rapporto con il club viene inteso da lui come un rapporto deteriorato. Se la società propone un ingaggio ridotto vuol dire che qualcosa al momento non funziona.
Per questo è difficile non andare verso la rottura nel momento in cui si propone un ingaggio più basso, ma non escluderei che la rottura sia bilaterale.
Certo è che nel calcio c’è una volontà di ridimensionamento dovuta alla pandemia e credo che il Napoli sia fra i club che paga di più i mancati incassi al botteghino. Non si può fare il passo più lungo della gamba, tendenzialmente io sono sempre dalla parte del club perché non è mai così semplice rinnovare i contratti al rialzo.
De Paul? Col Napoli c’è stato qualche tam-tam nel tempo ma non è mai iniziata una vera trattativa, anche perché le nostre richieste erano molto alte.
Ounas? E’ un giocatore che stimiamo, anche se sui giornali si sentono tante voci che spesso non corrispondono a verità. In quel ruolo abbiamo giocatori importanti come Pussetto e Deulofeu, al momento non c’è alcuna trattativa per questo calciatore da parte nostra.
Petagna? Anche questo è un nome che è circolato tanto, ma non ho la possibilità di confermarvi questa trattativa perché non è una trattativa che può decollare.
Spalletti? E’ un amico, è stato molto bello lavorare con lui, è un lavoratore instancabile. Ricordo che veniva a lavorare alle 9 e se ne andava la sera. Penso sia l’uomo giusto per il Napoli e sono sicuro che farà molto bene sulla panchina azzurra”.