Il Matador. Di nome e di fatto. E non solo sul campo.
A divulgare questa immagine di Edinson Cavani è Maria Rosaria Ventrone, la giovane casertana salita alla ribalta della cronaca per essere statala compagna dell’ex attaccante del Napoli per circa un anno e mezzo.
“Lui ha conosciuto la mia famiglia, lui mi ha chiesto la “mano” come si usa far dalle nostre parti”. Poi a Parigi. “Alloggiavamo sempre all’hotel Le Bristol fino a quando non ho scoperto l’altra…”. Dice Maria Rosaria. Ma andiamo con ordine.
Da quanto tempo non lo sente?
“Qualche mese. Da quando ho scoperto sul suo telefonino le foto con quell’altra (Micaela Orsi, miss Uruguay, pare attuale compagna del calciatore, ndr). Quella sera eravamo a Parigi e Edi giurava di non conoscerla. Eppure io avevo visto sul suo telefonino le foto di loro due in macchina con l’autista. Poi mi ha “rispedito” a Napoli e con una telefonata secca mi ha detto in lacrime, lo sottoscrivo in lacrime: “Ti amo troppo ma non posso più stare con te”. In quel periodo ha mandato via anche i suoi procuratori storici. Tutto questo dopo che ha conosciuto la mia famiglia, dopo che portava il piccolo Bautista a casa mia, dopo che mi ha portato in Argentina, Uruguay; mi ha fatto conoscere il mondo, insieme abbiamo scelto la casa che ha acquistato a Punta dell’est, insomma dopo tutto questo… lui è cambiato all’improvviso. Successivamente ho capito che la causa era l’altra ragazza. Nonostante lui giurava che non fosse così. Ma lui è uno che giura, giura, giura… il falso”.
Mi scusi, ma che ne resta di Cavani atleta di Cristo?
“Lui crede in Dio. Non si separa mai dalla bibbia e tutte le volte, prima di ogni partita e lo farà anche oggi, fa una preghiera “sempre la stessa” dedicata a Dio. Anche la sera prima che andassimo a letto, pregavamo. O meglio mi chiedeva di pregar con lui. Ma chi predica bene poi quasi sempre razzola male. Lui ne è l’esempio. Ha una doppia personalità. Si lascia facilmente influenzare e poi le donne sono state sempre il suo punto debole”.
Sempre? Come mai?
“Mi risulta che anche quando giocava nel Palermo, ha avuto qualche guaio “amoroso” nonostante ai tempi fosse sposato con Soledad. So che aveva perso la testa per una ragazza che era meglio lasciar perdere. Diciamo che Edi è un tipo dall’innamoramento facile. E chiariamo: io prima di frequentarlo, ho visionato le sue carte del divorzio altrimenti sarei passata come rovina famiglie”.
Lei è ancora innamorata di Cavani?
“Potrei esser innamorata della persona che ho conosciuto, di Edi. Poi a un certo punto non ho capito più nulla. Le dico però che la sua assenza, il suo abbandono, mi ha devastato. Ho sofferto anche di anoressia. Purtroppo è successo anche questo”.
Qual è il più grande difetto di Cavani?
“La fragilità. Esempio: lui è un ragazzo che potrebbe credere all’asino che vola. Nella vita e in campo non sarà mai un leader. Le bugie e la fragilità caratteriale non lo renderanno mai un uomo”.
Cavani, amava il calcio italiano?
“Sì. Mi ha detto che il campionato francese non lo appagava, ma appena è arrivata la concreta proposta economica, ha cambiato subito idea”.
Italia-Uruguay, chi vince?
“Vinciamo noi. Segnano Immobile e Insigne napoletani come me e Cavani torna nello spogliatoio sofferente”.
Se avesse Cavani qui davanti che cosa gli direbbe?
“In primis di rimandarmi tutti i vestiti che ho lasciato ancora in Uruguay. Poi vorrei che Edi mi dicesse che cosa gli è successo. Io con lui ho conosciuto l’amore, ma anche le lacrime fino a poco tempo fa. Poco”.
Che cosa le manca di più?
“Mi manca non sentir più al telefono o veder dal vivo il piccolo Bautista. Avevamo un feeling come una madre con un figlio. Giuro e so che è una frase forte, ma è così. In compenso pochi giorni fa mi ha chiamato il padre di Edi, il signor Louis e mi ha detto: ‘Mio figlio sta sbagliando. Mi dispiace'”.
Lei tifa Italia o Uruguay?
“Italia ovvio anche se ogni tanto seguo le partite di Edi”.
Fonte. Mediaset