Luca Marelli, ex arbitro e moviolista Dazn, è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Radio Goal’, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli.
“Quello di ieri è calcio di rigore. Questa è una di quelle situazioni in cui non c’è tanto da discutere. Nel tocco di mano non conta l’intensità, che sia mano piena o polpastrelli, lo abbiamo già visto in un Inter-Fiorentina a San Siro. Purtroppo da regolamento quello di ieri è rigore perché il braccio di Juan Jesus aumenta il volume corporeo del giocatore, indubbiamente è stato sfortunato ma anche un po’ ingenuo.
Il gioco si può interrompere in qualunque momento in cui il VAR riconosca un chiaro ed evidente errore dell’arbitro. Se il Napoli avesse fatto gol ci sarebbero state ancora più polemiche e per evitare queste situazioni si interrompe il gioco in situazioni definite neutre come a centrocampo.Sull’episodio di Osimhen l’arbitro non è stato richiamato dal VAR perchè non si poteva interpretare l’intensità della trattenuta. Si poteva fischiare rigore tranquillamente ma doveva valutarlo così l’arbitro stesso. Nel momento in cui il VAR chiede all’arbitro cosa avesse visto lui risponde sicuramente che non è una trattenuta da calcio di rigore.
Non si può fischiare calcio di punizioni in area in questi casi. Farlo significherebbe rivoluzionare un regolamente che prevede il calcio di rigore per un fallo di mano da sempre. Quello di ieri è sicuramente tocco di mano, per quanto riguarda De Ligt invece non c’è tocco di mano contro l’Atalanta. Szczesny andava ammonito”.