Luca Marelli, ex arbitro, ha commentato, tramite il suo blog, gli episodi da moviola del match tra Juventus e Sampdoria.
“Non ha alcuna importanza che Emre Can abbia gli occhi chiusi e la testa bassa: deve essere valutata la punibilità, non l’atteggiamento del calciatore; il giocatore della Sampdoria non sfiora nemmeno l’avversario. Valeri, dopo “on field review“, decide di assegnare il calcio di rigore. La scelta, a mio parere, è corretta. Ormai sappiamo che i parametri sui tocchi di mano in area di rigore hanno spostato da anni l’asticella dalla volontarietà alla colposità. Lo scrissi oltre un anno e mezzo fa ed anche l’IFAB, dalla prossima stagione, eliminerà dal regolamento la parola “volontarietà” dato che si tratta di concetto ampiamente superato. Un calciatore che si opponga alla traiettoria del pallone in questo modo, su un pallone calciato da venti metri e senza alcun avversario davanti deve assumersi il rischio che, sbagliando l’impatto di testa, possa essere sanzionato con un calcio di rigore”.
Sul rigore per la Juventus: “Questo rigore è inesistente per più motivi. Il primo è il braccio di Ferrari aderente al corpo: più vicino di così è impossibile. Il secondo è un pallone inaspettato, dato che spunta all’improvviso dopo essere stato mancato dai calciatori davanti a lui di un paio di metri scarsi. Quel che sorprende di questo episodio è che Valeri lo abbia confermato dopo “on field review“: altro episodio (di parecchi, anzi troppi, visti in questo girone di andata) che certifica la necessità di affrontare il tema con grande attenzione nei prossimi venti giorni perché, in caso contrario, questi tocchi rischiano di essere un vero e proprio terno al lotto”.