L’ex calciatore del Napoli, Dario Marcolin, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione ‘Ne Parliamo il Lunedì’ in onda su Canale 8.
“Come abbiamo già detto non esiste un modulo vincente altrimenti lo farebbero tutti. Nella partita di Bergamo c’è stata una fase difensiva passiva dove il Napoli ha subito gli attacchi dell’Atalanta pur essendo schierato. Nessuno ha mai contrastato i calciatori dell’Atalanta che arrivavano facilmente a calciare in porta, nessuno li aggrediva. Questa è una costante che si ripete da un po’ di partite, è il Dna della squadra, il Napoli scivola in base al possesso avversario ma nessuno attacca o aggredisce.
Il Napoli oggi è una squadra che entra in campo, che gioca a calcio e che sa giocare a calcio ma mancano tutte le altre componenti
Osimhen ha lottato da solo contro la difesa avversaria e soprattutto lo ha fatto sempre spalle alla porta. Se fossi l’allenatore gli direi di muoversi in profondità, se finisce in fuorigioco non fa niente ma almeno ha fatto un altro movimento. I compagni lo cercano ma lui è sempre spalle alla porta e non riesce a creare gioco. E’ difficile valutare così un attaccante.
Se tu attaccante detti il passaggio puoi fare meglio di come sta facendo Osimhen che invece gioca sempre spalle alla porta. Sul primo gol del Napoli Zielinski detta il passaggio a Politano che lo serve bene e il centrocampista polacco trova il gol.
Sul gol di Zapata ci sono 8 giocatori del Napoli contro 3 dell’Atalanta in area e per difendere a zona più mi avvicino alla porta e più devo marcare. Innanzitutto Muriel non deve aver la possibilità di crossare e poi la palla arriva in area dove Zapata vince per centimetri su Mario Rui e non per posizione.”