L’ex calciatore del Napoli, Dario Marcolin, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la trasmissione ‘Ne Parliamo il Martedì’ in onda su Canale 8.
“Ci sono un po’ di argomenti da toccare. Il primo è il fattore casalingo e mi viene da pensare che in casa si fallisce quasi sempre una partita che viene caricata tipo come con l’Inter o il Barcellona. Dopo il gol di Mertens il Napoli è rimasto lungo e largo e la lettura di Italiano è stata quella di voler vincere la partita mentre magari altri avrebbero difeso l’1-1. Lì il Napoli è andato in difficoltà.
Poi le squadre che vengono a Napoli fermano Osimhen. Fermano solo lui mentre prima fermavano Insigne, Fabian mentre adesso si concentrano solo su di lui come è successo con la marcatura fissa di Igor.
Il peccato del Napoli è stato il non cavalcare l’entusiasmo dopo il gol del pareggio, anzi ha lasciato un po’ di campo.
Contro la Fiorentina qualcosa che non è andato c’è. La partita è in continua evoluzione e in questa evoluzione gli allenatori fanno la differenza. Fatto sta che la partita di lunedì con la Roma non la puoi assolutamente sbagliare.
Koulibaly va in difficoltà quando il Napoli va lungo e largo mentre si esalta quando il Napoli resta compatto. Questo però succede quando la squadra assume questo atteggiamento sarebbe capitato anche se ci fossero Baresi, Nesta o altri.”